Perché Astrazeneca sospende i test per il vaccino contro il Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-09-09

Stop temporaneo ai test clinici per il vaccino COVID-19 che Astrazeneca conduce insieme all’Università di Oxford. Uno dei volontari ha avuto una reazione avversa

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I test clinici sul vaccino contro il Coronavirus che Astrazeneca sta portando avanti con l’università di Oxford sono sospesi. Uno dei volontari in Gran Bretagna ha avuto una reazione avversa

Astrazeneca e la sospensione dei test per il vaccino contro il Coronavirus

Secondo Astrazeneca si tratta solo si “un’azione di routine che si adotta durante i test nel caso ci si trovi davanti a una reazione inspiegata”. Non è chiaro di quale natura sia la reazione avversa che ha accusato il partecipante al trial ma non dovrebbe essere in pericolo. L’azienda comunque ha deciso di bloccare tutto, almeno momentaneamente per “assicurare l’integrità del processo dei test”.  Il portavoce del colosso farmaceutico spiega che “Il processo standard di revisione dei test ha fatto scattare una pausa”. Si tratta comunque di una misura di sicurezza prevista:  “un’azione di routine che si verifica ogni volta che c’è una potenziale reazione inspiegata in uno dei test”, in modo da avere la possibilità di “indagare e assicurare allo stesso tempo il mantenimento dell’integrità del processo dei test”.

ASTRAZENECA VACCINO CORONAVIRUS BILL GATES

Quanto rallenterà il percorso per la produzione del vaccino contro il Coronavirus? Astrazeneca spiega che “Nei test più ampi reazioni possono accadere per caso ma devono essere indipendentemente valutate con attenzione”. dopo l’annuncio della sospensione Astrazeneca è calata del 6% a Wall Street nelle contrattazioni after hours.

BNT162b1 vaccino di Biontech e Pfizer 1

Qualche giorno fa del capo della Food and Drug Administration, Stephen Hahn, aveva messo in allarme la comunità scientifica per aver avallato l’ipotesi di un iter accellerato per la realizzazione di un vaccino contro il Coronavirus,. Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, parlava di una «decisione sbagliata e pericolosa» in merito all’accelerazione proposta da FDA che non aspetterebbe più la fase 3, quella in cui gli studi su larga scala sono arrivati a conclusione ma valuterebbe solo che i benefici superino i rischi. Una presa di posizione più politica, in vista delle elezioni USA. Per i vaccini, spiegava Ricciardi «va dimostrata la sicurezza ancora prima dell’efficacia. Non è possibile derogare a metodi e tempi adeguati». D’altronde, la comunità scientifica lo sostiene da sempre. L’approvazione del vaccino, mette in guardia Filippo Drago, componente della task force sul Covid della società di Farmacologia e a capo dell’unità operativa di Farmacologia clinica del policlinico di Catania, «deve essere conseguente ad uno studio su una popolazione che deve avere una rilevanza dal punto di vista epidemiologico. Quindi non si può evitare di fare uno studio di fase tre. Ma se Fda, per motivi legati a questioni politiche, dovesse mai modificare la procedura di approvazione del vaccino, sarebbe un fatto grave, perché sicuramente potrebbe dare luogo ad un precedente dannoso». Il vaccino per il Covid, «che sarà utilizzato da milioni di persone – prosegue Drago – dovrà essere efficace e sicuro, e quello che potrebbe mancare nel dossier sono proprio i dati di sicurezza che in una fase tre sono obbligatoriamente prodotti sulla base diuno studio di popolazione»

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