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All’università mascherine e aule aperte solo a metà (con precedenza alle matricole)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-30

Le mascherine saranno sempre obbligatorie, la capienza delle aule sarà ridotta alla metà e la precedenza nella frequenza verrà data alle matricole: queste sono le linee guida sull’università che si prepara a fare lezione anche il sabato

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Le mascherine saranno sempre obbligatorie, la capienza delle aule sarà ridotta alla metà e la precedenza nella frequenza verrà data alle matricole: queste sono le linee guida sull’università che si prepara a fare lezione anche il sabato. Spiega oggi Il Messaggero:

Punto cardine del rientro però  sarà la cosiddetta didattica mista, formula in cui l’Ateneo alterna lezioni in presenza e da remoto. Vale a dire che una parte degli studenti seguirà per un po’ di tempo i corsi a distanza, soprattutto nel caso in cui stiano frequentando lezioni previste esclusivamente per iscritti ad anni successivi al primo, tanto per i corsi di laurea triennale quanto per i corsi di laurea magistrale. L’obiettivo è «privilegiare le matricole – ha spiegato il ministro Manfredi in un’intervista – perché è chiaro che abbiamo una responsabilità verso i ragazzi che arrivano  all’università e che debbono essere un po’ inquadrati, che non sanno bene come si studia, cosa si fa. Loro sono un po’ i nostri cuccioli e devono essere trattati in maniera privilegiata».

In pratica le porte delle aule universitarie si spalancheranno solo per alcuni corsi, così come per tutte le attività di laboratorio o esperienziali, mentre buona parte delle lezioni saranno tenute ancora online utilizzando le medesime piattaforme usate alla fine dello scorso anno accademico. Nel caso in cui gli spazi e la disponibilità delle aule lo permettesse invece, anche gli studenti di anni successivi al primo potranno frequentare in presenza. La modalità, appunto, sarà mista. Con la didattica a distanza che servirà sia per chi ha difficoltà negli spostamenti sia per chi ha patologie particolari, ma anche per ridurre gli affollamenti e permettere di garantire un adeguato distanziamento in aula.

immatricolazioni università

Le immatricolazioni nelle università (Il Messaggero, 30 agosto 2020)

I posti occupati infatti non dovranno essere più del 50% della capienza, rendendo particolarmente appetibili le aule di dimensioni maggiori. Questo, in maniera inevitabile, allungherà i tempi e quindi le attività didattiche verranno scaglionate non solo utilizzando tutta la giornata, con lezioni eventualmente anche di sera, ma soprattutto il sabato. Ciò ha portato diversi atenei italiani a prevedere la prenotazione del posto in aula attraverso piattaforme dedicate.

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