Attualità
Truffa dei tamponi falsi: una persona che pensava di essere negativa è positiva
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-10-07
La truffa dei tamponi falsi a Civitavecchia ha già una vittima: una persona che si era sottoposta al finto test quando ha effettuato il vero tampone ha scoperto di essere positiva
La truffa dei tamponi falsi a Civitavecchia ha già una vittima: una persona che si era sottoposta al finto test quando ha effettuato il vero tampone ha scoperto di essere positiva. E c’è il sospetto, spiega il Messaggero, che Domenico D., che lavora come operatore socio sanitario in una RSA ad Anguillara Sabazia, abbia utilizzato lo stesso stick per più persone, con il rischio di diffondere il contagio. Il quotidiano racconta come è stata scoperta la truffa:
«Non ho rubato nessun tampone dall’ospedale – avrebbe detto – io con questa storia non c’entro proprio nulla». Sta di fatto però che quando quel materiale è stato fatto visionare dai carabinieri al personale della Asl, questi avrebbero confermato che invece quei flaconi, ed anche altro materiale farmaceutico trovato nella sua abitazione, era riconducibile a quello in dotazione all’ospedale civitavecchiese. Un ruolo fondamentale per il ritrovamento dei test lo ha avuto la dottoressa Simona Ursino, direttore dell’unità di malattie infettive della Asl Rm4. È lei infatti che ha ricevuto il primo falso referto che ha dato il via all’intera indagine. La dottoressa ha subito intuito che qualcosa non quadrava.
È riuscita a risalire al falso medico. Lo ha contattato per chiedere chiarimenti, dandogli appuntamento per il giorno successivo e nello stesso tempo ha avvertito i carabinieri. Quando il cinquantenne è andato al colloquio con la dottoressa Ursino, era presente anche una finta infermiera, che in realtà era un carabiniere. Quando l’uomo ha raccontato cosa stava facendo, l’infermiera-carabiniere è intervenuta e subito dopo è scattata la perquisizione in casa sua e della compagna e sono venuti fuori i tamponi e tutto il resto