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Il TAR respinge la sospensiva: obbligatorio il vaccino antinfluenzale per anziani e operatori sanitari nel Lazio
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-08-10
Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensione cautelare dell’ordinanza della Regione Lazio, che rende obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale ad anziani ed operatori sanitari. Il ricorso era stato presentato dall’associazione Codici
Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensione cautelare dell’ordinanza della Regione Lazio, che rende obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale ad anziani ed operatori sanitari. Il ricorso era stato presentato da Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici.
Il TAR respinge la sospensiva: obbligatorio il vaccino antinfluenzale per anziani e operatori sanitari nel Lazio
“Con un provvedimento pubblicato poco fa il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensione cautelare dell’ordinanza della Regione Lazio, che rende obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale ad anziani ed operatori sanitari”, scrive su Facebook l’assessore alla Sanita’ della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “Il Tar ha riconosciuto che l’ordinanza impugnata risulta sostanzialmente coerente con l’avviso espresso dal Comitato Tecnico Scientifico e ha carattere organizzativo e preventivo ed è di sicura pertinenza dell’Amministrazione regionale e non si presenta, allo stato, come direttamente lesiva della posizione del ricorrente (un medico)- spiega D’Amato- Per noi l’unico obiettivo è di carattere organizzativo e di prevenzione ai fini della tutela della salute pubblica”. “Questo anno si presenta eccezionale a causa di COVID-19 e la risposta di sanità pubblica deve essere eccezionale, bisogna evitare per quanto possibile la sovrapposizione di sintomatologia analoga tra Covid e influenza stagionale – conclude D’Amato- Aspettiamo con rispetto e fiducia la trattazione di merito del Tar, il nostro unico obiettivo e’ tutelare i nostri anziani le persone e più fragili”.
L’ordinanza impugnata “risulta sostanzialmente coerente con l’avviso espresso dall’organo tecnico solo modulando diversamente la soglia di età correlata all’obbligatorietà della vaccinazione, ma individuando le medesime categorie da questo evidenziate come meritevoli di particolare attenzione”. Così il Tar del Lazio nelle molteplici ordinanze con le quali ha respinto le richieste di sospensione cautelare dell’ordinanza della Regione Lazio che rende obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale ad anziani ed operatori sanitari. L’avviso espresso dai giudici è quello del Cts il quale ha ribadito “l’utilità di rendere obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale nei soggetti esposti e vulnerabili, ovvero segnalando la necessità di aumentare la copertura nelle persone di età pari o superiore a 65 anni, valutando l’eventuale obbligatorietà della stessa soprattutto nei soggetti di età pari o superiore a 75 anni, per tutto il personale sanitario, indipendentemente dall’età, e per tutte le persone accolte in lungodegenze, strutture socio sanitarie residenziali per anziani e disabili (residenze sanitarie assistenziali, residenze assistenziali e case di riposo, indipendentemente dalla loro età)”. In più, per il Tar, quanto al carattere organizzativo e preventivo dell’ordinanza regionale contestata, la stessa “di sicura pertinenza dell’Amministrazione regionale, non si presenta, allo stato, come direttamente lesiva della posizione ricorsuale, posto poi che la decorrenza è fissata bensì al 15 settembre, con adempimento, tuttavia, richiesto entro il 31 gennaio 2021, senza che nessuna sanzione sia irrogabile nelle more dello stesso”. In tale quadro i giudici hanno comunque già fissato il prossimo 29 settembre l’udienza nella quale entreranno nel merito di tutti i ricorsi proposti; udienza che “consentirà di apprezzare le questioni sottese, anche di carattere costituzionale”. Cosa importante, infine, è l’invito espresso alle parti “di depositare specifiche memorie di trattazione sulla questione di competenza statale o regionale”.