Attualità
Strada dei Parchi, le strade alternative ad A24 e A25
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-10-20
Il piano sicurezza con limiti a sorpassi e soste vicino ai cavalcavia a rischio
I mezzi pesanti superiori ai 35 quintali in pieno carico non potranno sorpassare durante la marcia e mantenere una distanza di sicurezza di cinquanta metri l’uno dall’altro. Queste le limitazioni che Strada dei Parchi ordinerà su tutti gli 87 viadotti di A24 e A25 ispezionati in via straordinaria dai tecnici del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti per accertarne le condizioni di sicurezza. La concessionaria ha deciso di ottemperare alle prescrizioni suggerite dal Mit, che entreranno in vigore a giorni, il tempo di preparare la specifica ordinanza e di installare circa 500 cartelli sui 281,5 chilometri che collegano Roma con Teramo e Pescara. Tecnicamente si tratta di un’estensione dell’ordinanza che Strada dei Parchi ha già applicato a partire dal 2017 su otto viadotti tra Castel Madama e Vicovaro/Mandela, tra Tagliacozzo e Torano, tra L’Aquila Ovest e Tornimparte, considerati maggiormente a rischio. Ora ne saranno coinvolti ben 87 (numero che contiene entrambe le carreggiate di ogni singolo ponte), su tutte e due le ramificazioni, sia verso Teramo che verso Pescara.
Le aree più critiche, sulla A24, sono quelle a ridosso del traforo del Gran Sasso, da San Gabriele ad Assergi, quella tra L’Aquila ovest e Tornimparte, tra Tagliacozzo e Carsoli, tra Vicovaro e CastelMadama. Sull’A25 tutta la tratta che va da Cocullo a Pratola, fino a Bussi. Il problema è che le strade alternative sono difficili da percorrere: da Teramo all’Aquila ci sarebbe bisogno di percorrere una strada di montagna (la Ss 80 attraverso il valico della Capanelle) per poi riconnettersi alla Salaria fino a Roma,passando per Antrodoco e Rieti. In tutto circa 4 ore. Stesso discorso da Pescara, attraverso la Ss 17 e poi la Ss5 Tiburtina Valeria, quattro ore e mezza per circa 220 chilometri.