Il viceministro Sileri, la moglie Giada Nourry e la storia delle mascherine alle Iene

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-22

Filippo Roma e Marco Occhipinti hanno firmato ieri un servizio delle Iene in cui si parla di mascherine disinfettabili vendute agli ospedali come sterilizzabili, mentre secondo la loro scheda tecnica sono soltanto disinfettabili, dall’azienda in cui lavora la moglie del viceministro alla Salute. Ovvero di Pierpaolo Sileri del MoVimento 5 Stelle e di Giada Nourry

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Filippo Roma e Marco Occhipinti hanno firmato ieri un servizio delle Iene in cui si parla di mascherine disinfettabili vendute agli ospedali come sterilizzabili, mentre secondo la loro scheda tecnica sono soltanto disinfettabili, dall’azienda in cui lavora la moglie del viceministro alla Salute. Ovvero di Pierpaolo Sileri del MoVimento 5 Stelle e di Giada Nourry.

Il viceministro Sileri, la moglie Giada Nourry e la storia delle mascherine alle Iene

Secondo il racconto quelle mascherine non sono sterilizzabili, ma soltanto disinfettabili: in questo modo chi le indossa può ammalarsi entrando a contatto con un paziente. In una delle società che le vende lavora Giada Nourry, moglie di Sileri, che qualche tempo fa si era ammalato di COVID-19. Il tutto è successo ai primi di marzo: una di queste ditte ha venduto mascherine al policlinico Umberto I dieci giorni dopo che il ministro è stato nominato viceministro. “Se le mascherine sono disinfettabili ma non sterilizzabili è grave?”, chiede Roma e Sileri dice che la moglie fa l’amministrativa nella ditta.

pierpaolo sileri giada nourry mascherine 1

Ma Giada Nourry, secondo i documenti presentati dalla ditta che ha fornito le mascherine, sarebbe invece agente di zona, ovvero si occupa di fornire informazioni sui prodotti presentati in gara. “Chiedete alla ditta”, risponde Sileri, “Io rispetto quello che fate, se hanno sbagliato fategli il culo ma io di questa cosa conosco zero”, dice, “E’ un caso, se pensate una cosa del genere pensate troppo male”. Infine si impegna a chiedere chiarimenti personalmente.
pierpaolo sileri giada nourry mascherine 2

Intanto Roma racconta che la commissione di gara ha assegnato la fornitura di un lotto di mascherine: le Iene ascoltano Angelo Furfaro che è responsabile acquisti dell’Umberto I e dice che il giornalista fa sciacallaggio rifugiandosi in una caserma dei carabinieri: “Lei sta dando un’informazione distorta all’opinione pubblica e ne risponderà in tribunale”, afferma sostenendo anche di non essere un personaggio pubblico. Poco dopo, per telefono, il viceministro fa sapere di avere girato ai Nas le liste delle ditte che hanno fornito quel tipo di mascherine, chiedendo di avviare una verifica. È passato circa un mese da quella segnalazione del vice-ministro, ma non è successo ancora nulla. Rispetto alla posizione della moglie del viceministro, invece, il mistero si infittisce, perché né lei né Pier Paolo Sileri hanno voluto concedere a Le Iene un incontro chiarificatore. Per telefono, la donna si era giustificata così: “Il mio lavoro è un lavoro da impiegata di ufficio però siccome nelle gare devi indicare il nominativo di un referente, hanno messo me. Io secondo te andavo all’Umberto I con il caldo, con il pancione di otto mesi? A far la promozione dei prodotti?”. Va ricordato che la fornitura risale a settembre 2019 e la gara al 2017.

La risposta di Sileri alle Iene sulla moglie pedinata e sulle mascherine

Prima della pubblicazione del servizio Sileri ha inviato una nota stampa nella quale ha accusato le Iene di aver “pedinato” la moglie”: “In merito al promo del programma delle Iene, faccio presente che già il giorno dopo il blitz – svoltosi con il classico taglio sensazionalista – ho fornito tutte le informazioni necessarie in merito ad una gara del 2017 e soprattutto circa il ruolo di mia moglie, semplice impiegata dal lontano 2008. Aspetto curioso il seguito della fantasiosa ricostruzione di Filippo, che per giorni ha pedinato una madre con un figlio di sette mesi, senza alcuna pietà nonostante avesse già ricevuto tutti i documenti e le spiegazioni del caso. Ma lui, come noto, ha un certo appetito per i 5Stelle. Aspettiamo tutti. Scopriremo, poi, forse un’altra storia?”. Le Iene hanno risposto di aver incontrato la moglie del ministro soltanto una volta.

mascherine umberto i le iene

Intanto la Nourry e Sileri si difendono: “Al mio matrimonio c’erano 200 persone, ho conosciuto lì i datori di lavoro. Mia moglie è anche cogliona perché nel contratto di lavoro c’erano 1300 euro al mese…”. Ma due agenti rappresentanti che operano su Roma smentiscono questa versione: “Lei fa l’agente come me, fa promozione come me. La incontro in giro per gli ospedali, ad aspettare i medici fuori dai reparti, su alcuni prodotti è anche una mia concorrente. Semplice segretaria? Questo lo devo smentire”. La stessa cosa dice un altro agente: “E’ una venditrice anche lei. Non è vero che è una segretaria”. “Ovviamente garantisti, concediamo all’interessato l’onere della prova ma un programma televisivo dedito ad attacchi e polemiche, a volte fondate a volte meno, chiama in causa il viceministro grillino della Sanità Sileri perché la moglie sarebbe stata interessata a una fornitura di mascherine per la respirazione al Policlinico Umberto I di Roma. E alcune forniture dell’azienda per la quale lavora la moglie del grillino Sileri sarebbero state definite pochi giorni dopo la sua nomina a viceministro”, dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. “Ovviamente -prosegue- non possiamo trarre nessuna conclusione ma il giudizio severo nei confronti della inadeguatezza di Sileri, che in questo periodo predica vanamente a destra e sinistra, lo avevamo già maturato da tempo. Sileri è una delle tante nullità espresse dal mondo grillino. Un assoluto incompetente che viene esibito in maniera impropria per spiegare cose che fa fatica lui stesso a comprendere”. “Dia spiegazione lui stesso su questo conflitto di interesse da parte di chi sul conflitto di interesse, i grillini, ha costruito una storia e una carriera. Poi adesso uno ha i parenti ad un ministero, l’altro ha la consigliera di amministrazione del Fatto che diventa presidente dell’Eni, e Sileri ha la moglie che deve chiarire qualcosa. Gli diamo il beneficio della prova e non traiamo conclusioni. Però, de hoc satis”, conclude Gasparri.

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