Attualità
La storia della scuola elementare che annulla la recita per non pagare la SIAE
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-05-04
Secondo il Tirreno una scuola elementare ha disdetto la recita di fine anno a causa dei costi troppo alti delle tariffe Siae. Ma la SIAE stessa precisa…
Una scuola elementare ha già disdetto la recita di fine anno a causa dei costi troppo alti delle tariffe Siae che scattano nel caso, durante lo spettacolo a teatro, venga riprodotto un brano musicale. E’ quanto afferma, intervistato dal Tirreno, Franco Santini, direttore dell’associazione Ordigno che gestisce l’omonimo teatro a Vada, nel comune di Rosignano (Livorno), che afferma: “Assurdo far pagare i diritti Siae a classi delle scuole” che mettono in scena, a teatro, “le recite di fine anno. Vuol dire limitare l’attività dei bambini”.
La storia della scuola elementare che annulla la recita per non pagare la SIAE
Analoga preoccupazione, riporta il giornale, da Andrea Gattini, presidente dell’Università popolare, che sottolinea: giusto pagare i diritti d’autore, ma si dovrebbe tenere conto della differenza fra chi propone musica con lo scopo di guadagnare e chi invece, come le associazioni, organizza spettacoli gratuiti per i cittadini o recite delle scuole. “Nel mese di giugno – prosegue Santini – ospitiamo circa trenta feste di fine anno, e troviamo giusto che debba essere pagata la Siae in caso di saggi di scuole di danza. Ma se invece viene la classe dell’asilo per fare la recita e magari durante lo spettacolo viene riprodotta una breve canzone sulla cui base i bimbi ballano, trovo assurdo che siano applicati i tariffari della Siae”. “Sanno tutti che le scuole non hanno soldi, quindi la spesa ricade sui genitori. Una scuola elementare ha già disdetto la data della recita“.
Ma il direttore generale della Siae Gaetano Blandini interviene con una nota: “Il gestore del teatro, purtroppo, racconta solo il pezzo di ‘verità’ che gli conviene e così facendo disinforma e svilisce il valore del diritto d’autore, che è un diritto del lavoro”. Blandini spiega che dal 2000 Siae e Miur hanno sottoscritto un’intesa che prevede “l’esenzione dal pagamento del diritto d’autore per le manifestazioni organizzate direttamente e sotto la responsabilità delle scuole” quando l’accesso è gratuito, riservato a studenti, familiari, docenti ed autorità, e l’iniziativa sia senza finalità di lucro e si svolga nelle strutture scolastiche. Esenzione che vale anche se la manifestazione viene organizzata in spazi esterni “purché messi gratuitamente a disposizione dai proprietari o gestori. Qualora non ricorrano le predette condizioni, come ad esempio il caso in cui la struttura esterna alla scuola non sia messa gratuitamente a disposizione delle scuole, queste ultime potranno beneficiare comunque di tariffe ridotte. Ricade sulle scuole l’onere di informare preventivamente la Siae dell’esistenza delle circostanze che giustificano un’esenzione”. Per il direttore generale di Siae dunque “il gestore del teatro non ritiene di mettere a disposizione gratuitamente la sua struttura e si fa pagare, ma contesta i pochi euro di pagamento del diritto d’autore”.
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