Attualità
La Roma-Lido prolungata a Capodanno
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-12-28
Dopo le polemiche la Regione fa sapere che la richiesta di prolungamento del servizio da parte di Roma Capitale è arrivata. Ieri aveva accusato ATAC di non aver fatto la richiesta e il consigliere M5S Stefàno aveva risposto dando la colpa a Zingaretti
«La Regione Lazio, facendo seguito alla odierna richiesta di Roma Capitale per il prolungamento del servizio della ferrovia ex concessa Roma-Lido nel giorno del 31 dicembre, ha dato la sua autorizzazione alla modifica dell’orario, prolungandolo fino alle ore 2:30 del 1° gennaio 2018»: con una nota la Regione Lazio chiude la vicenda del prolungamento dell’orario per la Roma-Lido che ieri era stata oggetto di polemica politica con il presidente della Commissione Trasporti della Capitale Enrico Stefàno.
La Roma-Lido prolungata a Capodanno
Attenzione, però: la Regione Lazio fa sapere che il prolungamento arriva dopo la richiesta di Roma Capitale: ovvero smentisce quanto affermato ieri da Enrico Stefàno: il consigliere capitolino aveva sostenuto che «Il contratto di servizio sulla Roma-Lido è tra la Regione Lazio e ATAC, quindi è la Regione che deve richiedere un potenziamento e rafforzamento del servizio la notte di Natale così come il 31 dicembre, cosa che la Regione non ha fatto. Anzi, nonostante la Regione sia manchevole, il Comune lavorerà per garantire un servizio sostitutivo di superficie, pagato quindi da Roma Capitale».
In serata ieri la Regione aveva invece fatto sapere che non erano arrivate richieste in tal senso: “La Regione Lazio, come è successo negli anni passati, ricevuta la richiesta, ancorché informale, da parte del gestore Atac, ha sempre autorizzato l’aumento del servizio, concordando i modi e i tempi di attuazione sulle ferrovie ex concesse Roma Lido, Roma Viterbo e Giardinetti. Quest’anno Atac non ha manifestato alcun interesse o necessità di aumentare l’offerta sulla linea. Risulta quindi del tutto infondata ogni attribuzione di responsabilità all’amministrazione regionale per una mancata richiesta che sarebbe dovuta partire da chi esercita il servizio”.