Il rogo nell’azienda di rifiuti speciali a Battipaglia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-12

A fuoco una grossa quantità di pneumatici stoccati nello stabilimento dove vengono recuperate e smaltite le gomme dei veicoli. Le fiamme si sono levate alte, causando un’imponente nube di fumo nero denso

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Un incendio di vaste dimensioni è divampato, la notte scorsa intorno alle 3, in un’azienda che tratta rifiuti speciali nella zona industriale di Battipaglia, nel Salernitano. A fuoco una grossa quantità di pneumatici stoccati nello stabilimento dove vengono recuperate e smaltite le gomme dei veicoli. Le fiamme si sono levate alte, causando un’imponente nube di fumo nero denso notata da molti cittadini che hanno allertato i vigili del fuoco, intervenuti con diversi mezzi e autobotti.

Il rogo nell’azienda di rifiuti speciali a Battipaglia

I caschi rossi sono ancora a lavoro. Intanto, il sindaco della città, Cecilia Francese, questa mattina dopo le 8, ha firmato un’ordinanza che dispone la chiusura e la sospensione delle attività scolastiche per la giornata di oggi all’istituto onnicomprensivo Sandro Penna e all’istituto superiore ‘Enzo Ferrari’. La protezione civile di Battipaglia, attraverso un post sui social, avvisa che oltre alle scuole, restano chiuse anche le attività commerciali nel raggio di un chilometro dal rogo. Agli abitanti della zona, “si consiglia di tenere le finestre chiuse e, nel caso, lavare accuratamente ortaggi e panni esposti all’esterno“.

Pneumatici a fuoco a Battipaglia

“A Battipaglia sta accadendo qualcosa di losco. E’ una guerra e le vittime sono i cittadini che in quel territorio soffrono da troppo tempo”, dice il ministro dell’Ambiente Sergio Costa commenta l’incendio di vaste dimensioni divampato la scorsa notte in un’azienda di trattamento rifiuti speciali nella zona industriale di Battipaglia. “Quando il 24 agosto scorso ho incontrato i cittadini – aggiunge Costa – ho promesso loro che, in caso di riconferma, avrei immediatamente avviato un tavolo tecnico. Ne ho parlato con la direzione generale e i tecnici, e oggi stesso partiranno le convocazioni di un tavolo con i sindaci dell’area, la Regione, i presidenti di Provincia e Città metropolitana e chiaramente il Ministero”. “Chiedo a tutti di venire con proposte concrete da condividere – sottolinea ancora il ministro -, perché se gli amministratori pubblici si separano e cercano le differenze questa guerra la perderemo tutti e chi pagherà il prezzo più salato saranno i cittadini inermi. Se lavoreremo insieme, invece, la vinceremo”.

“Ancora fuoco e fiamme divampano su Battipaglia. E la cronaca registra l’ennesimo incendio, questa volta in un impianto di trattamento pneumatici fuori uso. E se un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi fanno una prova: la Piana del Sele è al centro di strani e inquietanti fumi neri che si innalzano a danno della salute dei cittadini, dell’ambiente e dell’economia locale”, scrivono in una nota congiunta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania e Alfredo Napoli, presidente Legambiente Battipaglia. “Basta! Non c’è più tempo, è necessario accendere i riflettori su quel territorio ed individuare una soluzione per fermare il fuoco illegale. Chiediamo una cabina di regia che coordini le forze di polizia e le istituzioni per intensificare i controlli e prevenire questi fenomeni, adottando il metodo già sperimentato per i roghi in Terra dei fuochi. Inoltre invitiamo la Commissione bicamerale sul ciclo illegale dei rifiuti a fare un’ispezione nella Piana del Sele aprendo il capitolo ‘Battipaglia’ per quanto riguarda il fenomeno degli incendi nei numerosi impianti che trattano rifiuti”, concludono i dirigenti di Legambiente.

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