Razzi e Pepe: i due senatori verso la Corea del Nord mentre gli USA pensano al raid

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-04-14

I due sono partiti l’altroieri e sarebbero dovuti arrivare ieri nella capitale della Corea del Nord. Secondo i programmi avrebbero dovuto incontrare Kim Jong-Un. Con loro altri due parlamentari. Il test atomico nordcoreano potrebbe verificarsi durante il fine settimana

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Secondo la NBC gli Stati Uniti sono pronti a un raid contro la Corea del Nord se e quando Pyongyang effettuerà un test nucleare. La dittatura coreana ha risposto dicendo di essere pronta ad andare alla guerra e a usare il suo arsenale nucleare contro gli Usa se necessario. Mosca si è detta preoccupata. E siccome tutte le storie drammatiche hanno un lato comico, proprio in questi giorni Antonio Razzi di Forza Italia e Bartolomeo Pepe di GAL, due senatori della Repubblica italiana, erano in viaggio verso la Corea del Nord. «Dovevano arrivare nel primo pomeriggio di ieri», dicono i collaboratori parlamentari «ma non li abbiamo ancora sentiti. Ieri a Pechino non li hanno fatti imbarcare perché non risultavano le prenotazioni! Hanno comunque preso il volo successivo dopo un paio d’ore, poi il silenzio…»

Razzi e Pepe: due senatori verso la Corea del Nord mentre sta per scoppiare la guerra

Gli Stati Uniti hanno posizionato due cacciatorpediniere con missili Tomahawk non lontano dalla Corea del Nord, riferiscono fonti dell’intelligence a Nbc. Pyongyang ha avvertito che un “grande evento” è vicino, spingendo l’intelligence a temere un test nucleare. Intanto Kim Jong-un ha inaugurato uno dei maggiori progetti abitativi di Pyongyang, mostrando come la Corea del Nord nonostante le sanzioni continui a crescere. I due senatori sono partiti l’altro ieri dall’Italia alle 14 e si trovano attualmente nella capitale della Corea del Nord. “Lascio mia moglie a Pescara – aveva detto Razzi l’8 aprile all’Adn Kronos – e parto, a spese mie, sia chiaro, tanto che lei mi rimprovera: ma come ci lasci a Pasquetta e ci devi pure rimettere i soldi? Ma io sono fatto così, la pace prima di tutto”. L’account Twitter del senatore Pepe, invece, noto per le sue fregnacce battaglie insensate sui vaccini, ha twittato ieri:
bartolomeo pepe corea
Anche se l’account del senatore, non gestito da lui, non sembra concentratissimo sulla questione della pace:
bartolomeo pepe corea 1
Secondo fonti parlamentari i due avrebbero dovuto incontrare proprio Kim Jong Un in questi giorni. Con loro ci sarebbero anche il senatore Giuseppe Compagnone di ALA e il deputato Nicola Cilacì di Conservatori e Riformisti.

Cosa ci fanno due senatori italiani in Corea

Sempre secondo fonti parlamentari Pepe visita regolarmente la Corea da un paio d’anni, alla ricerca soprattutto di contatti commerciali. I suoi collaboratori ci fanno sapere che i coreani avrebbero acquistato un rigassificatore da un’impresa italiana lo scorso anno. Al centro della missione del senatore ci sarebbe un’azione di distensione, anche se il Senato ha specificato che i senatori che si trovano in Corea sono lì a titolo personale. «La Corea del Nord è l’ultimo baluardo contro l’imperialismo del consumismo, non esiste la disoccupazione e la gente è serena, rispetto alle difficoltà economiche a cui ci obbligano i nostri governi e supergoverni; la mancanza di democrazia (pur privata del voto noi la chiamiamo così) che amiamo noi ..non sembra un male assoluto», avrebbe detto Pepe secondo i suoi collaboratori.
bartolomeo pepe antonio razzi 1
E ancora: «In Corea più che a fare finte elezioni vome facciamo noi dovrebbero imparare a cucinare gli spaghetti con la pummarola.. Per il resto è gente allegra, efficiente e serena». Anche Salvini ha detto la sua: “Spero di non passare una Pasqua fra bombe e missili non si scherza col fuoco, con la guerra e con le vite umane non vorrei che a Washington stesse prevalendo la linea dei generali guerrafondai che hanno qualche missile o bomba da smaltire per fare nuovi affari. Nel 2017 i problemi si risolvono col dialogo non con le bombe” ha detto incontrando i giornalisti davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. Salvini ha augurato buona missione al senatore Razzi: “Io ci andai per vacanza pagandomi il viaggio non come solutore di problemi diplomatici – ha precisato – scherzi a parte quando ci sono di mezzo potenze come Cina e Russia prima di parlare di bombe, missili e portaerei a Washington qualcuno dovrebbe contare sino a 100”.

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