Il Fatto e le quaranta bombe nucleari USA entro tre anni in Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-06

Hans Kristensen della Federation of American Scientists sostiene che tra il 2022 e il 2023 gli Stati Uniti sostituiranno le quaranta bombe atomiche B61-3 e B61-4 che si trovano ad Aviano e Gheda con le nuove B61-12

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Stefania Maurizi sul Fatto Quotidiano oggi intervista Hans Kristensen della Federation of American Scientists, il quale sostiene che tra il 2022 e il 2023 gli Stati Uniti sostituiranno le quaranta bombe atomiche B61-3 e B61-4 che si trovano ad Aviano e Gheda con le nuove B61-12. Nel 2019 si parlò di 50 testate nucleari pronte a traslocare dalla base turca di Incirlik, in Anatolia, alla base Usaf di Aviano, in Friuli Venezia Giulia, in quanto gli Usa diffiderebbero sempre più della fedeltà alla Nato del presidente turco Erdogan. Il governo all’epoca smentì.

Nel novembre scorso, lei ha pubblicato una ricerca secondo cui gli Usa hanno 150, forse 100, ordigni nucleari stoccati in Europa e l’Italia rimane il paese europeo col più alto numero di bombe e l’unico con due basi nucleari: Aviano e Ghedi. Lei ha stimato che ci siano 20 armi nucleari ad Aviano e 20 a Ghedi. Queste cifre sono ancora attuali?
Sì, sono le mie stime aggiornate.

Le vecchie bombe stoccate ad Aviano e Ghedi sono le B61-3 e B61-4, ma verranno presto rimpiazzate dalle nuove: le B61-12. Quante ne arriveranno e cosa avranno di diverso?
A meno che la Casa Bianca non dia nuove disposizioni, il numero rimarrà lo stesso di quelle già oggi presenti e la potenza sarà la stessa delle B61-4: la nuova bomba B61-12 usa la stessa struttura in termini di testata nucleare. Il potenziamento, dal punto di vista militare, non è da ricercare nella testata, ma nel kit di coda che triplicherà la precisione della bomba.

Che cosa sappiamo dell’accordo Usa-Italia che consente agli americani di stoccare le loro armi nucleari nel nostro Paese?
L’accordo bilaterale è segreto, ma è noto da anni col nome in codice Stone Ax. A meno che non siano intervenuti, rimane quello. Contiene le regole che Usa e Italia hanno concordato per lo stoccaggio, la custodia e, potenzialmente, l’uso. L’accordo disciplina in particolare come vengono custodite le bombe nelle basi di Aviano e Ghedi.

hans kristensen bombe atomiche italia

Kristensen spiega anche che il trasferimento delle bombe Usa all’Italia e le intese di condivisione di queste armi risalgono a un periodo precedente alla data in cui il Tnp fu firmato, né lo stoccaggio né le intese violano il Trattato dal punto di vista legale.

Quando arriveranno le nuove bombe in Italia?
Probabilmente tra il 2022 e il 2023.

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