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Quando i bambini potranno tornare a giocare all’aperto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-23

La ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha proposto di consentire l’utilizzo degli spazi aperti delimitati per consentire «attività motorie e ludiche per i bambini, in modo custodito, con gli ingressi contingentati e con il distanziamento tra le persone»

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Il Corriere della Sera annuncia oggi che il 4 maggio anche i bambini e gli adolescenti potranno tornare all’aria aperta. Su indicazione degli esperti il governo sta maturando la decisione di far uscire di casa i più piccoli, raccomandando però alle famiglie di evitare assembramenti e contatti ravvicinati.

«Ai bambini va restituito con prudenza uno spazio di libertà e la possibilità di uscire in sicurezza — anticipa la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa —. Ciò significa che il papà, la mamma o comunque un adulto escano con loro, anche per evitare situazioni di aggregazione». La ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha proposto di consentire l’utilizzo degli spazi aperti delimitati per consentire «attività motorie e ludiche per i bambini, in modo custodito, con gli ingressi contingentati e con il distanziamento tra le persone».

Anche i bambini nei parchi dovranno indossare guanti e mascherine? «E perché no? — ha risposto la ministra a Un giorno da pecora, su Rai Radio 1 —. Se serve per difendere la nostra popolazione dalla diffusione del virus, sì». In vista del ritorno a scuola a settembre, Sandra Zampa suggerisce di predisporre «l’utilizzo di mascherine pediatriche» dai due anni in su.

quando i bambini torneranno a giocare all'aperto

Un altro tema che sta facendo molto discutere sono gli effetti collaterali della sospensione delle scuole. Quando i genitori torneranno al lavoro, dove lasceranno i figli?«Dobbiamo evitare scenari da incubo» raccomanda Bonetti, che prevede come, nella maggioranza dei casi, a rinunciare al lavoro per accudire i bambini saranno le donne. La soluzione? «Congedi  parentali divisi tra le mamme e i papà, voucher baby sitter e l’assegno per i figli». Insomma, bisogna «strutturare già nel primo decreto una rete di servizi a sostegno delle famiglie».

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