Attualità
Quali sono le misure anti COVID-19 in vigore fino al 7 settembre
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-08-08
Per un altro mese almeno mascherine tirate su quando si sta in un luogo pubblico al chiuso e non si riesce a mantenere il fatidico metro di distanza. Obbligo che vale anche quando ci si sposta dal tavolo di un ristorante o di un bar, oppure quando ci si muove in una palestra ma senza allenarsi
Ieri è arrivato il via libera al nuovo Dpcm, che in buona misura reitera le disposizioni di quello in scadenza del 14 luglio. Ma con una validità di un mese anziché dei consueti 15 giorni e, soprattutto, inglobando la stretta su treni e trasporto pubblico locale imposta dall’Ordinanza del ministro della Salute. Che ripristinando l’obbligo del metro di distanza e di fatto impedisce a convogli, bus e pullman di viaggiare a pieno carico. La Stampa oggi riepiloga le misure anti-COVID-19 in vigore fino al 7 settembre, partendo dalle mascherine:
Per un altro mese almeno mascherine tirate su quando si sta in un luogo pubblico al chiuso e non si riesce a mantenere il fatidico metro di distanza. Obbligo che vale anche quando ci si sposta dal tavolo di un ristorante o di un bar, oppure quando ci si muove in una palestra ma senza allenarsi. Perché lì si è esentati. Il distanziamento resta il mantra anche del nuovo dpcm, che si traduce nel divieto di assembramenti. Quelli numerosi ai quali abbiamo assistito in questo scorcio d’estate e che non poco hanno influito nella crescita dei contagi in regioni «vacanziere», come quelle montuose del nord e le altre ricche di spiagge del sud. Per tutti restano le sanzioni da 500 a mille euro.
Poi ci sono i trasporti:
Per ora su treni, pullman, bus e metro si viaggia distanziati di un metro. Il che vuol dire con il posto laterale o di fronte vuoto, salvo che ad occuparlo sia un congiunto. Molte regioni hanno già fatto di testa propria con una babele di ordinanze che fanno viaggiare mezza Italia a pieno carico. Il rebus trasporti dovrebbe essere sciolto lunedì, quando governo e regioni si incontreranno per trovare un accordo e fare chiarezza. Probabilmente qualche deroga verrà concessa in vista della riapertura delle scuole a settembre e del contestuale riavvio a regime delle attività produttive. Non a caso il dpcm prevede che il ministero dei Trasporti possa modificare le linee guida per il contenimento del Covid
Infine c’è la questione del divieto di assembramento:
Da Ferragosto ci si potrà nuovamente imbarcare per le crociere, ma solo se la nave batte bandiera italiana. Quelle estere potranno attraccare nei nostri porti solo se non avranno prima fatto scalo in Paesi a rischio. Il primo settembre tocca invece a fiere, sagre e congressi, un comparto che vale oltre 3 miliardi di euro. Da inizio settembre invece niente stadi aperti per i campionati maggiori. Ma la partecipazione del pubblico «è consentita a singoli eventi sportivi di minore entità, che non superino il numero massimo di 1.000 spettatori per gli stadi all’aperto e 200 spettatori per gli impianti sportivi al chiuso», è scritto nel dpcm. Che lascia serrate le porte delle discoteche, riaperte però da molte regioni.