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I positivi che sfuggono al tracciamento e continuano a circolare in Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-15

Oltre un quarto dei nuovi casi positivi di coronavirus registrati nella settimana tra il 3 e il 9 agosto, l’ultima monitorata, è sfuggita al sistema di tracciamento necessario a risalire al «paziente zero» e a interrompere la catena dei contagi. Ciò vuol dire che solo negli ultimi giorni diverse centinaia, forse migliaia di positivi (ignari, se asintomatici) continuano a circolare

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La Stampa racconta oggi che oltre un quarto dei nuovi casi positivi di coronavirus registrati nella settimana tra il 3 e il 9 agosto, l’ultima monitorata, è sfuggita al sistema di tracciamento necessario a risalire al «paziente zero» e a interrompere la catena dei contagi. Ciò vuol dire che solo negli ultimi giorni diverse centinaia, forse migliaia di positivi (ignari, se asintomatici) continuano a circolare e ad avere normali rapporti sociali, infettando altre persone.

Il dato emerge dai report riservati dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, che “La Stampa” è in grado di rivelare. E rappresenta un segnale di stress del sistema di sanità territoriale. Sommato agli altri registrati nelle ultime settimane, certifica una lenta ma costante ripresa dell’epidemia, sia pure «invisibile» per l’abbassamento dell’età media dei contagiati (ormai 40 anni) e la prevalenza di positivi asintomatici.

Scrivono gli esperti del ministero che nella settimana compresa tra il 3 e il 9 agosto sono stati 686 i «nuovi casi di infezione confermata da Sars-CoV-2 per Regione non associati a catene di trasmissione note» su un totale di 2.459 nuovi casi positivi accertati. Le situazioni più critiche riguardano Lombardia (305 casi di origine sconosciuta su 539 nuovi contagi), Emilia Romagna (104 su 304) e Toscana (86 su 151). Liguria e Puglia non hanno nemmeno avviato la ricerca dei possibili contatti positivi in quasi il 10% e il 12% dei casi positivi rilevati. Nella settimana precedente “buchi” di questo genere erano stati registrati anche in Friuli Venezia Giulia e Lombardia.

coronavirus nuovi casi non tracciati

I nuovi casi non tracciati (La Stampa, 15 agosto 2020)

Il tracciamento è l’argine fondamentale per il contenimento dei focolai, nel frattempo diventati 925, di cui 225 «accesi» nell’ultima settimana. Constatato il flop della app «Immuni» (solo 4 milioni l’hanno scaricata), a gestirlo restano gli appositi dipartimenti delle Asl. Circa 9mila operatori in tutta Italia, che per ogni positivo devono «tracciare» e contattare 20-30 persone. A marzo il sistema era andato in tilt, tra fine aprile e luglio ha retto. Oggi siamo a circa 3mila nuovi casi settimanali e registra le prime crepe. E in autunno?

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