Attualità
Pietro Dal Santo: l’autista del camion di Marostica che ha investito un bimbo
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-03-09
Il bambino ha subito l’amputazione della gamba. Lui era in fuga da un posto di blocco e ubriaco
Pietro Dal Santo, 58 anni, di Thiene, venetista convinto, socio di un birrificio della zona, è l’uomo che ha investito ieri un bambino di 14 mesi mentre era in fuga da un posto di blocco con il suo camion a Marostica. Secondo una prima ricostruzione il piccolo, trasferito in ospedale con l’elicottero, era nel passeggino: ha subito l’amputazione di una gamba.
Pietro Dal Santo: l’autista del camion di Marostica
Il gruppetto familiare si trovava nei pressi di una curva nella quale è sopraggiunto il camion, che viaggiava ad alta velocità. Il bambino è stato sbalzato dal passeggino a causa dell’urto ed è finito a terra in gravissime condizioni. Pietro Dal Santo stava scappando da un posto di blocco che aveva forzato poco prima: fermato ma a quanto pare piuttosto ubriaco, ha finto di prendere la patente e il libretto e ha spinto sull’acceleratore scappando verso la curva dove poi ha incontrato la famiglia con il bambino.
Trecento metri dopo è finito contro la panchina dove si trovava la famiglia: padre, madre, un altro bambino di 4 anni e il bimbo oggi in ospedale. Pietro Dal Santo ha provato a scappare ancora, stavolta a piedi, subito dopo lo schianto, ma è stato catturato dai carabinieri che non sono però riusciti a sottoporlo al test alcolemico per via del suo rifiuto, che comporterà un’ulteriore denuncia.
Non appena la notizia si è diffusa in molti si sono presentati nei commenti dei giornali online veneti per chiedere vendetta accusando “gli extracomunitari”:
Invece Pietro Dal Santo è molto conosciuto in quell’area della provincia di Vicenza. Racconta oggi Repubblica che gli ultimi post sul suo profilo Facebook sono gli auguri ricevuti il 17 febbraio scorso, dopo aver compiuto 58 anni:
Per il resto è una cascata di interventi con il leone di San Marco sullo sfondo. Se la prende con clandestini e comunisti, non nasconde la sua fede venetista e soprattutto la sua passione per la birra. In più di un’occasione si fa immortalare alle sagre della zona a bere, promuovendo spesso il marchio di un birrificio locale.
Leggi anche: I mandarini che Beppe Grillo regala a chi vuole contestarlo