Quando Matteo Salvini andava a cena con CasaPound

di Dario Lapenta

Pubblicato il 2018-05-12

Nel febbraio 2015 viene lanciata “Sovranità”, una formazione politica nata dall’appoggio dei “fascisti del terzo millennio” al leader della Lega. Salvini e i vertici di CasaPound condividevano piazze, palchi, e cene al ristorante

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Ha suscitato polemiche la fotografia che ritrae Matteo Salvini allo Stadio Olimpico con indosso la giacca del brand legato CasaPound. Abbiamo già dimenticato quando il leader della lega con i “fascisti del terzo millennio” ci andava a cena. Era il 2015.

Quando Matteo Salvini andava a cena con CasaPound

Nel febbraio dello stesso anno viene lanciata “Sovranità”, una formazione politica nata dall’appoggio dei “fascisti del terzo millennio” al leader della Lega con l’obiettivo di rivendicare la sovranità in campo monetario, economico e politico dell’Italia. Salvini e i vertici di CasaPound condividono, in nome della nuova alleanza, piazze, palchi, e cene al ristorante.

matteo salvini cena casapound

Una fotografia del 12 maggio 2015 ritrae Salvini a tavola con i principali leader del movimento neofascista, fra i quali Simone Di Stefano, Gianluca Iannone e lo stesso Francesco Polacchi, titolare del marchio con un picchio stilizzato chiamato “Pivert”, quello indossato da Salvini all’Olimpico durante la finale di Coppa Italia Juventus-Milan, finita in maniera non fortunatissima per i rossoneri tifati dal Capitano.

Chi è Francesco Polacchi

Com’è noto Francesco Polacchi è il leader del Blocco Studentesco, l’organizzazione giovanile del partito neofascista, che dopo aver letto delle polemiche suscitate dalla foto di Salvini scrive su facebook “Sapete perché abbiamo scelto un picchio come simbolo? Perché volevamo picchiare tutti”. Sebbene sembri un’affermazione ironica, visto il personaggio (una condanna a 1 anno e quattro mesi di carcere per i pestaggi avvenuti a Piazza Navona nel 2008) non sarebbe da scherzarci troppo.

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La lista Sovranità avrà vita breve, ma una cosa è certa: il filo che unisce la Lega a CasaPound non si è mai rotto. “E’ evidente che fra noi e la Lega c’è una continuità”, ha affermato il leader del partito neofascista Simone Di Stefano in una recente intervista.

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