Maria Gandolfini all’attacco del padre: come mette in pratica le regole sulla famiglia il fondatore del Family Day

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-03-31

La figlia torna ad attaccare il padre. Che chiede rispetto della privacy dopo aver portato la sua famiglia a diventare un oggetto politico. E vuole parlare delle sue idee perché parlare delle sue azioni concrete, evidentemente, lo mette in difficoltà

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Maria Gandolfini contro Massimo Gandolfini. Il Congresso delle Famiglie di Verona ha avuto il pregio di lasciarci scoprire come mette in pratica le sue regole sulla famiglia il fondatore del Family Day. E dopo lo sfogo della donna nei confronti del padre, che ha accusato di averla voluta far sposare in chiesa a tutti i costi, oggi arrivano i dettagli.

Il senso della famiglia del fondatore del Family Day

«Il rapporto con mio padre si è incrinato quando mi sono ribellata al suo pensiero maschilista e retrogrado», ha detto a Repubblica Maria Gandolfini, 36 anni, primogenita del professor Massimo Gandolfini, fondatore del Family Day.  Ieri, in un’intervista a Tpi, Maria è andata all’attacco del genitore. «Non mi è mai mancato niente dal punto di vista economico: ho frequentato le migliori scuole, avuto i migliori vestiti. Ma mi è mancato l’amore paterno: una carezza quando ero triste e piangevo, un abbraccio quando sbagliavo. È quello che faccio con miei figli. Io questo non l’ho avuto. Cadevo e venivo allontanata, così la ferita diventava più grande».

Aggiunge la Gandolfini: «Io penso che Gesù Cristo ami gay, lesbiche, famiglie colorate, così come tutte le altre». La donna è a Verona con il compagno Daniel, 22 anni, e le figlie. Si è separata dal marito e questo — dice — suo padre non lo ha mai accettato: «Mi considera una pecora nera. Ma se mi amasse, come mia madre, non vorrebbe farmi marcire tra le fiamme dell’inferno solo perché sono separata». In un’altra intervista rilasciata al Messaggero Maria è ancora più netta:

«Sì, per me era giusto partecipare. Per anni sono stata succube di mio padre: un dittatore. Ma non solo con me».

E con chi?
«Noi siamo sette figli adottati, ci ha sempre nascosto perché ci avesse adottato a tutti. Mi ha fatto vivere nell’incubo per una vita, e tante cose non posso raccontarle, ma alla fine mi sono ribellata. Ma ora sono senza lavoro».

E perché?
«Ero la sua segretaria. Ma quando ho deciso di lasciare mio marito, mi ha licenziato. Così. Su due piedi. In queste ore sto provando a contattarlo, ma non mi vuole sentire, si rifiuta di vedermi».

Gandolfini non vuole intromissioni nella privacy della sua famiglia

Surreale invece l’intervista del Messaggero a Massimo Gandolfini, il quale chiede rispetto per la privacy della sua famiglia:

Sua figlia ha detto che lei è un maschilista e che questo evento non rispetta le donne.
«Mia figlia e suoi fratelli sono persone libere. Ma vedete?».

Cosa?
«C’è un’informazione che parla solo di queste cose, della mia vita personale».

Lei è un personaggio pubblico. Vi siete sentiti in queste ore?
«No. Penso che abbia sentito mia moglie, la madre, non lo so».

Esige un chiarimento o non la farà più entrare a casa?
«No».

Vi rivedrete a Pasqua per un bel pranzo in armonia?
«Questi saranno fatti miei? Allora vogliamo parlare delle nostre idee a sostegno della famiglia, per favore?».

Gandolfini vuole parlare delle sue idee perché parlare delle sue azioni concrete, evidentemente, lo mette in difficoltà. Ma questa non è la parte più curiosa dell’intervista. Quella più curiosa è l’idea che l’organizzatore del Family Day, ovvero di un evento politico che mette in primo piano la famiglia, ora voglia nascondere la sua perché una figlia dice quello che a lui non piace.

Leggi anche: Maria Gandolfini: la figlia dell’organizzatore del Congresso delle famiglie è contro

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