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Manuel Ellis: l’altro afroamericano ucciso dalla polizia come George Floyd

neXtQuotidiano 06/06/2020

L’episodio risale al 3 marzo scorso. L’uomo sarebbe stato all’improvviso scaraventato a terra, quando gli agenti hanno continuato a infierire. Per la polizia è stato l’uomo ad aggredire i poliziotti

C’è un altro video di un afroamericano morto dopo essere stato fermato da alcuni agenti a Tacoma, nello stato di Washington. A girarlo – secondo il New York Times – una donna che si trovava dietro alla macchina della polizia e che si sente urlare: “Smettetela di colpirlo, o mio Dio smettetela!”. L’episodio risale al 3 marzo e la vittima si chiama Manuel Ellis. L’uomo sarebbe stato all’improvviso scaraventato a terra, quando gli agenti hanno continuato a infierire. Per la polizia è stato l’uomo ad aggredire i poliziotti. La sindaca di Tacoma, Victoria Woodards, che ha chiesto il licenziamento dei quattro agenti coinvolti sottolineando che il video diffuso conferma quello che i medici legali della contea hanno reso noto nei giorni scorsi, stabilendo che la morte di Ellis, avvenuta per asfissia, è stato un omicidio. “Questa sera la famiglia ha chiesto perché ci vuole sempre un video per far convincere la gente che la vita di una persona nera è stata tolta in modo ingiusto? come donna afroamericana non ho bisogno di un video per credere”, ha detto Woodards chiedendo al procuratore distrettuale di procedere velocemente nei confronti degli agenti coinvolti. “Mentre guardavo il video diventavo sempre più arrabbiata e delusa”, ha aggiunto la sindaca.

manuel ellis

I medici legali del Pierce County Medical Examiner’s Office hanno reso noto che Ellis, che aveva gravi problemi di tossicodipendenza, aveva delle sostanze stupefacenti nel suo sistema al momento della morte, ma i hanno stabilito che non sono state queste a provocarla. L’ufficio del medical examiner – che ha pubblicato il suo rapporto mentre anche nelle strade di Tacoma si sta protestando – ha quindi definito la morte come omicidio. All’epoca dei fatti, gli agenti avevano detto che Ellis era in preda ad una sorta di delirio violento ed aveva attaccato i due poliziotti che erano intervenuti che hanno quindi chiamato rinforzi cercando di calmarlo. I quattro agenti coinvolti – due bianchi, un afroamericano ed un asiatico – erano stati sospesi dal servizio subito dopo i fatti, ma prima della pubblicazione dei risultati dell’autopsia erano rientrati in dipartimento.

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