La mamma che vuole diffidare l’asilo perché non fa entrare la figlia non vaccinata

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-12

A Roma c’è chi immagina cause contro gli asili che applicano la legge

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La mamma della bimba di tre anni respinta da una scuola materna comunale della periferia romana perché non vaccinata fa sapere che è pronta a diffidare l’asilo: “Mia figlia non ha nessuna vaccinazione ma io non sono una no vax tanto che avevo contattato la asl per chiedere di valutare il mio caso – dice la mamma all’Adnkronos – in famiglia abbiamo delle allergie particolari e il papà della bimba è morto recentemente, era molto giovane. Per questo prima di sottoporre mia figlia ai vaccini voglio avere le mie certezze”.

La mamma che non è no-vax ma non ha vaccinato la figlia

Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi sui bimbi della fascia 0-6 anni esclusi da nidi e materne perché non vaccinati, ha spiegato che si tratta di centinaia o poche migliaia di casi “su 900mila iscritti in tutta Italia”. I casi, ha sottolineato Giannelli, riguardano non solo no-vax, ma anche “bimbi che non hanno pensato a mettersi in regola, che si vaccineranno nei prossimi giorni e saranno dunque riammessi”. Ciò che è certo è che nelle Regioni la situazione “è variegata”, ha sottolineato Giannelli, condannando il fatto che “dopo quasi due anni dall’emanazione del decreto Lorenzin ancora non c’è ancora un’anagrafe vaccinale degna di questo nome”. “I presidi applicano la legge”, ha concluso sottolineando che comunque respingere un bambino è “un provvedimento che dispiace”.

“Con l’obbligo non si ottiene nulla con un genitore che ha paura, i genitori vanno rassicurati – dice invece la donna all’Adn Kronos – Bisogna ammettere la possibilità di fallimento e partire da lì. Invece oggi vieni etichettato no vax e considerato un fanatico anche se hai delle motivazioni valide e una storia personale che è diversa da quella degli altri”. “Ieri mi ha chiamato una funzionaria della segreteria della scuola materna e mi ha detto che oggi mia figlia non sarebbe potuta entrare – racconta ancora la mamma – ho già contattato un avvocato per capire in base a quale articolo mia figlia sia stata respinta. Ho mandato una mail alla dirigente della scuola per avere chiarimenti e se non avrò risposte manderò una pec con una diffida a fare entrare la bambina”.

La legge e le mamme

La legge aveva fissato come termine per mettersi in regola il 10 marzo, che però era domenica. E il ministero della Salute ieri ha chiarito che il divieto di entrare a scuola per i non vaccinati scattava oggi.  “Al dirigente scolastico si chiede di firmare l’atto di allontanamento – spiega all’Adnkronos Cristina Costarelli, vicepresidente dell’Associazione nazionale presidi (sezione di Roma) e dirigente di un istituto comprensivo della Capitale – Ai miei colleghi già lo scorso anno sono arrivate delle denunce per abuso di atti d’ufficio, agganciate alla questione privacy. Insomma i dirigenti sono stati denunciati per aver rispettato la legge, una situazione che si potrebbe verificare anche oggi”.

Leggi sull’argomento: Barillari (e 146 consiglieri M5S) chiedono a Giulia Grillo di “superare” la Legge Lorenzin. Con una free-vax

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