Lombardia: in fila alle farmacie e alle Poste per le mascherine gratis che non ci sono

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-07

Una giornata di caos, di attese e rincorse. Di spiegazioni da dare alle centinaia, migliaia di clienti in fila ai supermercati, alle Poste, dal tabaccaio e all’edicola, in banca e al banco del farmacista: pronti a ritirare la mascherina gratis prima di scoprire, loro malgrado, che non solo la protezione obbligatoria non c’è ancora, ma che arriverà sotto Pasqua. E che non si sa a chi darla

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Ieri abbiamo raccontato il pasticcio della Regione Lombardia sulle mascherine in farmacia, assicurate dal governatore Attilio Fontana domenica ma senza un accordo o un coordinamento con i farmacisti, che è arrivato soltanto ieri. Oggi Repubblica racconta gli effetti della défaillance comunicativa della Regione:

«Sì, forse qualche canale comunicativo non ha funzionato». Dopo aver snocciolato i numeri, i 3 milioni e 330mila mascherine in tessuto, tipo chirurgico («ma fatte bene»), in distribuzione su un territorio che conta dieci milioni di abitanti, l’assessore lombardo alla Protezione Civile, Pietro Foroni, concede: «L’annuncio della distribuzione delle mascherine gratis ha creato un po’ di agitazione, è vero, e magari l’attenzione a qualche particolare, da parte dell’Amministrazione, è venuta meno». Eufemismi per raccontare una giornata di caos, di attese e rincorse. Di spiegazioni da dare alle centinaia, migliaia di clienti in fila ai supermercati, alle Poste, dal tabaccaio e all’edicola, in banca e al banco del farmacista: pronti a ritirare la mascherina gratis prima di scoprire, loro malgrado, che non solo la protezione obbligatoria non c’è ancora, ma che arriverà sotto Pasqua. E che non si sa a chi darla.

attilio fontana mascherine lombardia

Tra il centralismo della Repubblica Popolare e la deregulation dell’arrangiatevi, il giusto mezzo lo dovranno trovare le associazioni di categoria. Che hanno scoperto ieri mattina di doverlo cercare. Anche chi, come i farmacisti, da giorni ragionavano su come e quando distribuire 330mila mascherine gratuite nelle dodici province, salvo scoprire di doverlo fare in fretta. Tra domani e venerdì. «Cercheremo di impiegarci il meno possibile – spiega Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia – considerando che dobbiamo arrivare a tutti i 3mila esercizi. Anche se, comunque, ormai tanti cittadini si sono dotati di protezione».

La fornitura nei singoli punti vendita, però, spesso scarseggia: il 42,5% a Milano ne è priva, a leggere i dati di un sondaggio a campione distribuiti da Altroconsumo, e chi le ha, o le avrà, non sa come e a chi darle. E va peggio nella grande distribuzione. «Non abbiamo comunicazioni di nessun tipo», ammettono da Coop Lombardia. «Vorremmo saperlo anche noi, se e quando arriveranno», fanno eco da Carrefour. E così Esselunga, Pam, Tigros, Sigma, Bennet, grandi e piccole catene e, a livello superiore, Federdistribuzione: chi e quando provvederà alla consegna, quante, a chi sono destinate. Mistero.

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