L’indice di contagio RT sopra 1 in Veneto, Emilia-Romagna e Lazio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-04

L’indice di contagio RT in Veneto è quadruplicato e oggi la regione è quella che ha il coefficiente più alto, seguita da Emilia-Romagna e Lazio, dove è in calo dopo le ultime rilevazioni

article-post

L’indice di contagio RT in Veneto è quadruplicato e oggi la regione è quella che ha il coefficiente più alto, seguita da Emilia-Romagna e Lazio, dove è in calo dopo le ultime rilevazioni. “Sebbene le misure di lockdown in Italia abbiano permesso un controllo efficace dell’infezione da SARS-CoV2, persiste una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti”, si legge nel report di monitoraggio settimanale di ministero della Salute e Iss, riferito alla settimana 22-28 giugno, nel quale si sottolinea che “complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 in Italia rimane a bassa criticità con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 gg (periodo 15/6-28/6) di 4.7 per 100.000 abitanti (in diminuzione). A livello nazionale, si osserva una lieve diminuzione nel numero di nuovi casi diagnosticati e notificati al sistema integrato di sorveglianza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità rispetto alla settimana di monitoraggio precedente, con Rt nazionale ( 1, sebbene lo superi nel suo intervallo di confidenza maggiore”. In tutta la Penisola, si legge nel rapporto, “sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio corrente, con casi in aumento rispetto alla precedente settimana di monitoraggio in alcune Regioni/PPAA. Tale riscontro in gran parte è dovuto alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti. Tuttavia evidenzia come ancora l’epidemia in Italia di COVID-19 non sia conclusa”.

indice di contagio rt
L’indice di contagio nelle regioni italiane (La Stampa, 4 luglio 2020)

Si conferma insomma, spiega il rapporto, “una situazione epidemiologica estremamente fluida. Le stime Rt tendono a fluttuare in alcune Regioni/PPAA in relazione alla comparsa di focolai di trasmissione che vengono successivamente contenuti. Si osservano, pertanto, stime superiori ad 1 in Regioni dove si sono verificati recenti focolai. Persiste l’assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali. Seppur in diminuzione, in alcune realtà regionali continuano ad essere segnalati numeri di nuovi casi elevati. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è ancora rilevante”. Ministero e Iss raccomandano quindi di “mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di testing-tracing-tracking in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia. E’ fondamentale mantenere elevata la consapevolezza della popolazione generale sulla fluidità della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico”.

Leggi anche: Il focolaio di Vicenza: la storia del manager della Laserjet di Pojana Maggiore

Potrebbe interessarti anche