Attualità
Le zone rosse di Roma
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-04-19
Nel mirino ci sono oltre ai giardini dell’Esquilino, le piazze della movida e dello spaccio di San Lorenzo, del Pigneto, di Trastevere e Campo de’ Fiori, il Colle Oppio, Monti e l’area di piazza Bologna
Campo de’ Fiori, Trastevere, Colle Oppio, Piazza Vittorio, Piazza Bologna, San Lorenzo, Pigneto, più Termini: sono queste le “zone rosse” di Roma che secondo la circolare del ministro Salvini i prefetti dovranno sorvegliare con “poteri speciali” che esautorano quelli dei sindaci. Spiega oggi Il Messaggero in un articolo a firma di Alessia Mariani che nelle cosiddette zone rosse, anche a Roma, potrebbe essere presto vietato lo stazionamento di «persone dedite ad attività illegali».
Ovvero chi annovera già una denuncia per stupefacenti, lesioni, rissa o danneggiamenti, potrebbe non mettere più piede in determinate aree della città. Pensiamo a piazza Vittorio, appunto: qui giorno e notte i residenti denunciano il via vai di spacciatori e consumatori di droga. Giovani e meno giovani si fanno di crack ed eroina seduti sui marciapiedi o sulle panchine dei giardinetti contribuendo al degrado e all’insicurezza della zona.
O alla stazione Termini dove dal decreto Minniti del 2017 in poi solo l’Arma ha già ottenuto 10 Daur (Daspo urbani) e ne ha richiesti altrettanti: qui l’ordinanza prefettizia potrebbe fornire alle forze dell’ordine uno strumento ulteriore per allontanare i pusher, spesso violenti e, di conseguenze, tenere alla larga il sottobosco di clienti perennemente a caccia di dosi.
Nel mirino ci sono oltre ai giardini dell’Esquilino, le piazze della movida e dello spaccio di San Lorenzo, del Pigneto, di Trastevere e Campo de’ Fiori, il Colle Oppio, Monti e l’area di piazza Bologna. Ma potrebbe funzionare anche per alcune piazze o parchi di periferia, poli attrattivi per gli spacciatori, di notte e di giorno. A Firenze, il daspo urbano sarà sperimentato per 3 mesi, e riguarda circa una ventina di luoghi. Nella Capitale potrebbero essere anche il doppio.
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