Attualità
Scuole chiuse se ci sono 6 casi positivi: le linee guida delle Asl a Roma
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-10-06
Le Asl di Roma preparano nuove linee guida per contrastare la diffusione dei contagi nelle scuole
Non è la ripartenza della scuola ad aver fatto alzare il numero dei contagi per il coronavirus in Italia come da molti viene ritenuto: gli studenti positivi sono 1492 (lo 0,021% dei casi); il personale docente che risulta contagiato è pari a 349 persone (si parla dello 0,047 i percentuale) e sono 116 i casi di positivi tra il personale non docente (0,059%) nelle prime due settimane di lezione, ovvero dal 14 al 26 settembre. I dati li ha snocciolati la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Ma nel Lazio la situazione dei contagi è al limite della criticità: il 10% dei casi annotati nel bollettino sanitario della Pisana ha riguardato studenti o insegnanti. I casi riguardano licei come Giulio Cesare e il Tasso, ma sono stati registrati poisitivi anche a Ostia. Al liceo scientifico Avogadro i casi sono 20, tra studenti e insegnanti. Per questo da domani verranno emanate nuove linee guida più stringenti, spiega il Messaggero:
La Asl Roma 1 domani licenzierà le nuove linee guida. «Con 6-7 casi si arriva generalmente alla chiusura dell’istituto – racconta Paolo Parente, il medico responsabile delle verifiche nelle scuole dell’azienda sanitaria -Ogni contesto sarà valutato singolarmente, ma quando i casi sono più di uno deve prevalere la linea della massima prudenza». Sulla stessa lunghezza d’onda anche la Asl Roma 2. Spiega Giancarlo Tesone, che ha coordinato l’indagine sierologica negli istituti: «Quando un cluster ha diversi positivi, 6 o 7 appunto, è difficile poi riuscire a censire tutti i contatti dei ragazzi contagiati, ecco perché a quel punto bisogna chiudere la scuola». All’Avogadro è successo, per tutte le tre sedi. «Anche nella Asl Roma 2 -riprende Tesone – aggiorneremo a breve la procedura, anche per tenere conto delle ultime ordinanze»
Per le assenze tra i 3 e i 5 giorni sono previste autocertificazioni: «In caso di rientro a scuola per motivi di salute non sospettati per Covid-19 -si legge nella bozza di circolare della Pisana – nei limiti di giorni previsti», tra 3 e 5, «la scuola può richiedere al genitore una auto-dichiarazione attestante che il figlio è stato valutato clinicamente dal pediatra di libera scelta/medico di medicina generale e che sono state previste le indicazioni ricevute»