La retata della Digos nell’estrema destra

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-28

I 19 indagati volevano costituire un movimento d’ispirazione apertamente filonazista, xenofoba ed antisemita denominato “Partito Nazionalsocialista italiano dei lavoratori”. Tra di loro un esponente della ‘ndrangheta

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La Polizia di Stato sta eseguendo in varie città italiane numerose perquisizioni a carico di soggetti legati a gruppi dell’estrema destra. Le indagini, svolte dalla Digos di Enna con il coordinamento della Direzione centrale della polizia di prevenzione, sono dirette dalla procura distrettuale antimafia e antiterrorismo di Caltanissetta.

La retata della Digos nell’estrema destra

Sono 19 i decreti di perquisizione domiciliare eseguiti dalla Digos di Enna nei confronti di altrettanti estremisti di destra indagati per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva ed istigazione a delinquere. L’inchiesta, avviata da circa due anni, è coadiuvata dagli omologhi uffici di Siracusa, Milano, Monza Brianza, Bergamo, Cremona, Genova, Imperia, Livorno, Messina Torino, Cuneo, Padova, Verona, Vicenza e Nuoro. I 19 decreti di perquisizione domiciliare, nell’ambito dell’operazione ‘Ombre Nere’, sono stati emessi dalla Procura Distrettuale di Caltanissetta d’intesa con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. L’attività – diretta dalla Procura distrettuale di Caltanissetta- viene svolta sotto il coordinamento della Direzione Centrale Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno e con la collaborazione del Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

digos estrema destra italia

Gli accusati, che sono residenti in diverse località, erano accomunati, spiegano gli inquirenti, “dal medesimo fanatismo ideologico” ed intenzionati a costituire un movimento d’ispirazione apertamente filonazista, xenofoba ed antisemita denominato “Partito Nazionalsocialista italiano dei lavoratori”. Diciannove gli indagati per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva e istigazione a delinquere. In corso perquisizioni in tutta Italia. Un pluripregiudicato calabrese, ex “legionario” nonché esponente di spicco della ‘ndrangheta, con un passato da collaboratore di giustizia e gia’ referente di Forza nuova per il Ponente ligure, aveva un ruolo di spicco nell’organizzazione. In qualità di addestratore doveva formare le ‘milizie’ di chiara matrice filonazista, xenofoba e antisemita. E’ stata anche creata per lo scopo una chat chiusa denominata “Militia”, finalizzata all’addestramento dei militanti.

Il Partito Nazionalsocialista italiano dei lavoratori

Alcuni di loro hanno in più occasioni hanno fatto riferimento ad un’asserita disponibilità di armi ed esplosivi, oltre ad aver definito la struttura interna e territoriale del movimento, creato il simbolo e redatto il programma – dichiaratamente antisemita e negazionista – hanno condotto attività di reclutamento e proselitismo pubblicando contenuti del medesimo tenore sui propri account social.

PARTITO NAZIONALSOCIALISTA DEI LAVORATORI 1

Il sodalizio tentava di accreditarsi in circuiti istituzionali come Aryan Withe Machine – C18, espressione del circuito Blood & Honour inglese – e nel partito di estrema destra lusitano “Nova Ordem Social”. E’ stata anche verificata la partecipazione di alcuni componenti alla “Conferenza Nazionalista” svoltasi lo scorso 10 agosto a Lisbona con l’obiettivo di creare un’alleanza transnazionale tra i movimenti d’ispirazione “nazionalsocialista” di Portogallo, Italia Francia e Spagna. In quell’occasione, un’indagata era stata anche relatrice, distinguendosi per un intervento dall’accesa retorica antisemita.

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