La guerriglia di Forza Nuova a Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-10-28

Bombe carta, sirene, petardi e la carica con gli idranti della Polizia. In piazza del Popolo, a Roma, la guerriglia temuta è arrivata. E c’era anche Forza Nuova

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Bombe carta, sirene, petardi e la carica con gli idranti della Polizia. In piazza del Popolo, a Roma, la guerriglia temuta è arrivata. La carica ha sorpreso il gruppo di manifestanti ai quali si sono confusi militanti di Forza Nuova incappucciati che discutevano se andare in piazzale Flaminio e restare in piazza del Popolo a Roma.

È tutta targata Forza nuova l’ultima serata di bombe carta, molotov e fumogeni, bottiglie e sampietrini divelti e scagliati contro le forze dell’ordine pronte a una nuova guerriglia. Questa volta a Roma, a piazza del Popolo, dove poco prima si era conclusa la marcia indetta dai commercianti in rivolta contro le chiusure anti Covid, affiancati da molti esponenti locali della Lega. Ci sono voluti gli idranti, cariche leggere, un paio di “contatti” con polizia e carabinieri perché le poche centinaia di estremisti di destra, convocati in piazza dai leader Roberto Fiore e Giuliano Castellino, indietreggiassero per poi battere in ritirata sul lungotevere non senza aver distrutto biciclette e monopattini, incendiato cassonetti, danneggiato auto della polizia municipale. Alla fine, dopo inseguimenti tra guardie e ladri giunti fino a Prati e Borgo Pio, in 12, sono stati fermati. Seguiranno la stessa sorte degli altri violenti beccati a Napoli, Milano e Torino.

Ma per Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova, la manifestazione è stata pacifica: ”Mentre centinaia di romani manifestavano pacificamente in Piazza del Popolo contro chiusure e lockdown, con fiaccole e torce, cantando l’inno nazionale e scandendo libertà, libertà, senza alcun preavviso la Polizia ha caricato usando idranti e lacrimogeni. Una violenza assolutamente ingiustificata che ha colpito donne, anziani, famiglie e commercianti. I ragazzi più giovani hanno solo fatto scudo a difesa dei manifestanti. Per oltre un’ora e mezza -afferma- siamo stati attaccati e caricati senza sosta dalla Celere e dai blindati. Questa è, evidentemente, la volontà dell’ ‘avvocato del popolo’ Giuseppe Conte che aveva anche dichiarato di capire la rabbia e l’indignazione popolare dopo il suo ennesimo Dpcm, questo il trattamento che solo i tiranni riservano ad un popolo ormai disperato”. ”Non è così che si ferma l’indignazione popolare che dilaga in ogni parte d’Italia, le proteste continueranno in ogni città da sud a nord, fino alla vittoria!’

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