L’Italia può avere il vaccino Sputnik senza l’approvazione dell’EMA?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-03

L’Aifa può approvare il vaccino Sputnik senza aspettare l’EMA? Tecnicamente sì, ma si aprono degli scenari imprevedibili. In ogni caso non è stata richiesta alcuna autorizzazione ad oggi

article-post

Il vaccino Sputnik 5 non è ancora stato approvato dall’EMA. E quindi non può ancora essere distribuito in Europa. Mentre San Marino, per penuria di dosi da altre case produttrici, ha stretto un accordo che ha portato la popolazione ad avere le fiale del vaccino russo. Salvini e altri personaggi politici spingono perché anche l’Italia faccia lo stesso. Come spiegavamo l’Unione europea non può vietare ai 27 Paesi membri di acquistare il vaccino indipendentemente dalle decisioni o dalle non risposte dell’Ema. Che, però, certo in questo caso se ne laverebbe le mani su eventuali future responsabilità. In sostanza, davanti a un’emergenza, le agenzie nazionali possono autorizzare un farmaco o il vaccino indipendentemente dall’ente europeo. E quindi: l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), se volesse, potrebbe procedere per la sua strada e dare il suo via libera a Sputnik V. Come d’altronde stanno facendo alcuni Paesi, come l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Slovacchia. In particolare oggi il Corriere scrive che:

I produttori del vaccino russo dovrebbero però presentare una richiesta di autorizzazione in emergenza all’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. Si tratterebbe della stessa procedura seguita per ottenere il via libera all’utilizzo degli anticorpi monoclonali, arrivato all’inizio di febbraio.

Per il momento comunque non è stata presentata nessuna richiesta di autorizzazione e in ogni caso “sarebbe tuttavia un fatto senza precedenti. E un rebus in caso di verdetto diverso tra Italia e Unione europea. Finora per tutti i vaccini anti Covid c’è stato prima il via libera dell’Ema. E poi, nel giro di poche ore, anche quello dell’Aifa”. Comunque se si iniziasse l’iter per l’autorizzazione, che di solito rischiede con una procedura ordinaria settimane, si potrebbe arrivare a poter somministrare, in caso di esito positivo, lo Sputnik V in Italia dopo pochi giorni.

Potrebbe interessarti anche