L’intercettazione di Frongia sul favore chiesto a Parnasi (con rettifica dell’assessore)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-26

Intercettato dai carabinieri mentre, nell’ufficio del costruttore, gli chiedeva di assumere un’amica in una delle sue società. Ma Frongia rettifica

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Daniele Frongia è stato intercettato mentre chiedeva a Luca di assumere una sua amica. Lo scrive oggi Repubblica Roma parlando dell’indagine per corruzione nei confronti dell’assessore allo Sport:

Il fedelissimo di Virginia Raggi, Daniele Frongia, è stato intercettato dai carabinieri mentre, nell’ufficio del costruttore, gli chiedeva di assumere un’amica in una delle sue società. Cosa che poi, come ammesso dallo stesso Parnasi in un verbale, non andò in porto perché, poco dopo quella conversazione, lui fu arrestato (giugno 2018). Versione che, poi, nel corso di uno dei suoi tanti interrogatori con i magistrati, Parnasi ha minimizzato: ha chiarito di essere stato lui a chiedere a Frongia di segnalargli una persona da mettere a capo delle relazioni istituzionali di Ampersand.

Ma le cose non starebbero cosi. Tanto che il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pubblico ministero Barbara Zuin si convinsero a contestargli la corruzione, seguendo uno schema già utilizzato: lo stesso che aveva portato ai domiciliari, per l’inchiesta sullo stadio, anche l’ex assessore regionale all’Urbanistica, Michele Civita che a Parnasi aveva chiesto di assumere il figlio.

I legali di Frongia si sono affrettati a far sapere che la procura chiederà l’archiviazione per l’inchiesta. Cosa che non sarebbe piaciuta ai magistrati:

La dichiarazione dei legali, peraltro, non era stata accolta con favore a piazzale Clodio dove i pm ancora non hanno deciso. A quanto filtra, però, l’orientamento della procura sarebbe quello. Nonostante quell’intercettazione ambientale, infatti, con la richiesta di un’assunzione per un’amica trentenne non andata in porto, in questi mesi non è stato trovato nulla per rafforzare l’ipotesi di corruzione a carico dell’ex vice di Virginia Raggi. Il quale, a sua volta, potrebbe essere costretto ad attendere tempi più lunghi del previsto per rientrare in partita.

EDIT: L’assessore Frongia, in relazione al pezzo, ha inviato questa rettifica:

Egr. Direttore,

in riferimento all’articolo pubblicato in data 26 marzo 2019 in formato on-line sulla testata “Next” dal titolo “L’intercettazione di Frongia sul favore chiesto a Parnasi”, a firma @neXt quotidiano si richiede immediata rettifica in quanto riporta, da fonte La Repubblica Roma a firma Enrico Bellavia di cui si è chiesta immediata rettifica, ripetutamente, gravi inesattezze con una ricostruzione dei fatti che non corrisponde a realtà, ma totalmente errata e tendenziosa.

A partire dal titolo “L’intercettazione di Frongia sul favore chiesto a Parnasi” e proseguendo con il testo intero che si riporta qui di seguito si evince un’interpretazione del tutto errata e fuorviante della vicenda: “Il fedelissimo di Virginia Raggi, Daniele Frongia, è stato intercettato dai carabinieri mentre nell’ufficio del costruttore gli chiedeva di assumere un’amica in una delle sue società. Cosa che poi, come ammesso dallo stesso Parnasi in un verbale, non andò in porto perchè poco dopo quella conversazione, lui fu arrestato (giugno 2018). Versione che, poi, in uno dei suoi tanti interrogatori con i magistrati, Parnasi ha minimizzato: ha chiarito di essere stato lui a chiedere a Frongia di segnalargli una persona da mettere a capo delle relazioni istituzionali di Ampersand. Ma le cose non starebbero così. Tanto che il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pubblico ministero Barbara Zuin si convinsero a contestargli la corruzione, seguendo uno schema già utilizzato: lo stesso che aveva portato ai domiciliari, per l’inchiesta sullo stadio, anche l’ex assessore regionale all’Urbanistica Michele Civita che a Parnasi aveva chiesto di assumere il figlio.” E ancora “Nonostante quell’intercettazione ambientale, infatti con una richiesta di assunzione per un’amica trentenne non andata in porto, in questi mesi non è stato trovato nulla per rafforzare l’ipotesi di corruzione a carico dell’ex vice di Virginia Raggi.”

Si ribadisce infatti che nell’interrogatorio è lo stesso Parnasi a riferire che non ho mai chiesto né ricevuto favori. In una occasione mi disse di essere alla ricerca di personale specializzato per una sua nuova azienda chiedendomi se conoscessi qualcuno con determinate competenze.

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