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In Campania carta d’identità al ristorante o multa da mille euro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-01

Dopo il caso dei clienti del ristorante “Lo Scoglio”, dove tre camerieri sono risultati positivi al coronavirus, che avevano fornito generalità false il governatore della Campania Vincenzo De Luca corre ai ripari con un’ordinanza che obbliga i clienti a esibire un documento d’identità per poter mangiare al ristorante

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Dopo il caso dei clienti del ristorante “Lo Scoglio”, dove tre camerieri sono risultati positivi al coronavirus, che avevano fornito generalità false il governatore della Campania Vincenzo De Luca corre ai ripari con un’ordinanza che obbliga i clienti a esibire un documento d’identità per poter mangiare al ristorante. La pena è una multa di mille euro per i ristoratori che non chiederanno il documento e la chiusura del locale.

In Campania carta d’identità al ristorante o multa da mille euro

L’ordinanza è la numero 64 e ai gestori dei locali non è piaciuta moltissimo: ci si chiede come possano difendere nel caso in cui i clienti si ribellino, spiega Repubblica Napoli:

Ora qualunque gruppo di persone che voglia sedersi a tavola (e la cosa vale anche per le discoteche «e locali consimili»), dovrà avere una sorta di responsabile a cui il gestore del locale «ha l’obbligo» di chiedere il documento di identità. La pena è quella consueta, mille euro di multa per l’inosservanza e la chiusura da 5 a 30 giorni dell’esercizio. Negative le prime reazioni degli interessati: dice Massimo Di Porzio, titolare del Ristorante Umberto e vicepresidente della Associazione Vera Pizza Napoletana: «E se il cliente si rifiuta che facciamo? Chiamiamo la polizia? Possibile che ogni cosa che succede ci sono restrizioni per i pubblici esercizi? Siamo davvero stufi».

 

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Oltre alle misure per i ristoranti viene confermata la multa di mille euro per chi non indossa la mascherina in un luogo pubblico chiuso e i provvedimenti per chi arriva in pullman dall’estero: vanno garantiti test e controllo della temperatura prima che i passeggeri scendano dal mezzo:

L’altra stretta sul coronavirus riguarda gli arrivi dell’estero, in particolare dall’Est Europa. La tipologia presa di mira è il bus proveniente da Ucraina, Romania, Bulgaria, Albania. «Poiché arrivano qui senza controlli – dice De Luca sottintendendo che le frontiere nazionali evidentemente sono un colabrodo – gli autisti e le relative società dovrebbero garantire i controlli sierologici e della temperatura prima di sbarcare i passeggeri». In realtà su quest’ultimo terreno la nuova ordinanza finisce per assegnare questi compiti alle Asl, «direttamente nei luoghi di arrivo», e questi ultimi vanno identificati con il concorso delle questure nel caso i vettori non abbiamo elenchi di tal tipo.

Ieri in Campania Il bollettino registrava segna 9 positivi. Una cifra in calo rispetto ai 16, 19 e 29 dei tre giorni precedenti. Inoltre la percentuale sui tamponi effettuati, circa 3000, torna a scendere a 0,3 per cento. Al Cotugno è stato segnalato un decesso, ma ci sono anche sette ricoverati per coronavirus, la metà di una settimana fa.

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