Il giallo di Imen Chatbouri volata giù dal ponte

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-05

A quanto pare qualcuno le ha poggiato il capo sulla sua borsa da palestra e l’ha coperta con il giubbotto

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Imen Chatbouri, trentasette anni, tunisina, in Italia dal 2012, è morta la notte di mercoledì dopo essere caduta dal muraglione del lungotevere dei Vallati, vicino ponte Sisto. A quanto pare qualcuno le ha poggiato il capo sulla sua borsa da palestra e l’ha coperta con il giubbotto. Indossava i fuseaux, una giacchetta, le scarpe da ginnastica rosa, non distante un borsone da palestra con dentro documenti e tessera del centro sportivo.

Il giallo di Imen Chatbouri volata giù dal ponte

Per adesso è la pista del suicidio quella più accreditata. L’ex marito è deceduto a Palermo per cause naturali due anni fa, la polizia sta quindi verificando il giro di conoscenze della tunisina, che in patria aveva ottenuto buoni risultati nel lancio del giavellotto e nell’eptathlon (anche una medaglia di bronzo nei campionati nazionali), poi nel 2012 era stata tesserata da una società di Rieti — la Ca.Ri.Ri —, con la quale si è però allenata per un paio di mesi. Un testimone aveva detto a Chi l’ha Visto? che la donna era già morta quando era stata gettata giù dal ponte, ma i risultati dell’autopsia lo smentiscono.

Da qualche tempo Imen, che non riusciva più a rispettare le scadenze dell’affitto, si era trasferita nel popolare quartiere di Montespaccato, in una camera a pagamento, con altri inquilini. Aveva avuto anche qualche guaio con la legge: lesioni, minacce,resistenza a pubblico ufficiale. Intanto è sparito anche il suo telefonino: sarà difficile scoprire chi l’ha vista in vita per ultimo.

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