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Il video dell'aereo russo che esplode in volo sul Sinai

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-11-01

Le immagini di un filmato pubblicato sul web e attribuito all’ISIS. Ma gli esperti parlano di depressurizzazione, non di abbattimento. C’è anche l’ipotesi di una bomba a bordo

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Sul web sta circolando un video che mostra gli ultimi momenti in volo dell’Airbus 321 russo precipitato sul Sinai. Le immagini, rilanciate da alcuni media inglesi come il Sunday Express, mostrano un aereo in volo che all’improvviso esplode e si trasforma in una palla di fuoco e poi inizia a precipitare lasciando una scia di fumo nero. Al momento non vi è nessuna conferma che il video sia autentico, né è chiaro chi lo abbia diffuso, ma il fatto che dalla scatola nera emerga che l’aereo si è spezzato in volo sembra renderlo quanto meno plausibile. L’Isis sabato aveva rivendicato l’abbattimento dell’aereo della low cost russa Metrojet.

Il video dell’aereo russo che esplode in volo sul Sinai

L’aereo russo schiantatosi ieri nel Sinai si è spaccato mentre era in volo: lo scrive la Cnn online, citando fonti dell’aviazione civile russa ripresa dai media locali.  Ai giornalisti russi, Viktor Sorochenko, direttore esecutivo della commissione interstatale dell’aviazione russa, ha detto: “La disintegrazione della fusoliera si è verificata in volo, e i frammenti sono distribuiti su un’area piuttosto ampia, circa 20 chilometri quadrati”. Tutte le 224 persone a bordo dell’Airbus A321-200 del volo 9268 di Kogalymavia, che collegava Sharm el Sheikh a San Pietroburgo, sono morte. Gli esperti citati dal sito specializzato AirLive.net ipotizzano che l’aereo si sia spaccato in due dopo una violenta depressurizzazione dovuta a una debolezza strutturale dell’Airbus A321-200. Il sito ricorda che il pilota del volo 9268 di Kogalymavia aveva espresso una serie di dubbi sulle condizioni meccaniche dell’Airbus in questione, parlando con la moglie. Per queste ragioni – precisa AiLive.net – appare altamente improbabile che l’aereo sia stato abbattuto da un’organizzazione terroristica. Un esperto britannico di sicurezza e intelligence, il professor Michael Clarke, direttore del Royal United Services Institute, dice che potrebbe essersi trattato  “non di un collasso meccanico, ma piuttosto di un’esplosione a bordo”. “I primi rapporti dicono che l’aereo si spezzato in due e questo suggerisce non un collasso meccanico, ma piuttosto un’esplosione a bordo”, afferma Clarke, citato dalla Bbc.

Bomba, missile o depressurizzazione?

Il responsabile del think tank londinese si e’ poi detto “molto più incline a credere, dovendo indovinare cosa sia successo a questo stadio dell’indagine, che si sia trattato di una bomba esplosa a bordo più che di un missile lanciato da terra”. La stampa britannica appare da parte sua prudente rispetto alle prime versioni ufficiali, sostenendo che l’ipotesi di un ipotetico attacco terroristico potrebbe non essere gradita alle autorità russe per non sottolineare i rischi dei raid in corso in Siria e ancor meno a quelle egiziane per le quali rappresenterebbe un ulteriore colpo sul fronte della sicurezza in una zona turbolenta, ma vitale per il turismo come il Sinai. Nello stesso tempo c’e’ chi nota come da Mosca nessuno si sia del resto ancora sbilanciato sulle cause della tragedia di ieri.

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