Attualità
Il ministro Speranza ha firmato il via libera agli anticorpi monoclonali
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-02-06
“Così abbiamo, insieme ai vaccini, una possibilità in più per contrastare il covid 19” ha scritto su Facebook annunciando la firma. Ecco cosa sono e perché fanno sperare
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha ufficialmente firmato il via libera alla distribuzione, in via straordinaria, degli anticorpi monoclonali.
Lo ha annunciato lui stesso con un post sulla propria pagina Facebook, assecondando le indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco e il parere del Consiglio Superiore della Sanità.
Ma cosa sono gli anticorpi monoclonali e come funzionano? Un tema su cui “Next Quotidiano” aveva già fatto chiarezza in questi giorni, provando a rispondere alle domande più comuni su quella che è considerata, assieme al piano vaccinale, una delle grandi speranze per uscire dall’emergenza Covid.
I monoclonali – come ha spiegato nei giorni scorsi “Repubblica” – costano intono a 2mila euro a dose. Guido Rasi, ex direttore dell’Ema e microbiologo all’università di Tor Vergata a Roma spiega che si tratta di “anticorpi sintetici, cioè ottenuti in laboratorio da un solo tipo di cellula immunitaria, sulla base di quelli più efficaci prodotti naturalmente dai pazienti già immunizzati al Covid 19».
I monoclonali riconoscono e si legano alla proteina spike, che il virus utilizza per entrare nelle cellule e infettarle, bloccandone l’ingresso e impedendone la replicazione. Il farmaco di Regeneron è un mix di due anticorpi che abbatte la carica virale, quello di Eli Lilly ridurrebbe la mortalità del 70%. «Possono funzionare anche come scudo anti-contagio garantendo una copertura di diverse settimane — racconta ancora Rasi — ma il loro uso ideale è come farmaco di urgenza per arrestare lo sviluppo dell’infezione».
Sempre Rasi specifica che l’alto costo degli anticorpi monoclonali in realtà corrisponde a quello di un giorno di ricovero di un paziente ospedaliero. Il gioco, insomma, vale la candela, eccome.