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I 30 operatori sanitari dell’ospedale di Palestrina che si ammalano dopo la trasformazione in centro COVID

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-16

Più di 30 tra medici e altri operatori sanitari dell’ospedale di Palestrina si sono improvvisamente ammalati dopo che il nosocomio è stato convertito in Covid Hospital. Lo ha fatto sapere il direttore generale della Asl Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito

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Più di 30 tra medici e altri operatori sanitari dell’ospedale di Palestrina si sono improvvisamente ammalati dopo che il nosocomio è stato convertito in Covid Hospital. Lo ha fatto sapere ieri il direttore generale della Asl Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito, con una nota stampa: “È con grande rammarico che oggi mi sono trovato nella necessità di segnalare alle autorità competenti l’anomala massiccia assenza per malattia di oltre 30 operatori sanitari in forza all’ospedale di Palestrina, proprio in concomitanza con la sua conversione in Covid Hospital. Una situazione che ho intenzione di approfondire anche per rispetto di chi, invece, è presente ed ora ancora più affaticato. In un sopralluogo effettuato ieri pomeriggio, ho potuto infatti constatare personalmente con rammarico ma anche con irritazione, la difficoltà del personale rimasto in servizio, che sta lavorando con grande senso di responsabilità e professionalità e a cui va grande apprezzamento. Ho quindi immediatamente dato disposizione di rimpiazzare gli operatori assenti. Tutto questo comporta purtroppo il mancato avvio del secondo step, che avrebbe portato da 40 a 60 i posti letto Covid presso l’ospedale di Palestrina, e un grande deficit nell’assistenza ai nostri malati”.

I 30 operatori sanitari dell’ospedale di Palestrina che si ammalano dopo la trasformazione in centro COVID

La conversione in Covid hospital dell’ospedale di Palestrina potrebbe essere all’origine dell’improvviso ammutinamento di medici e operatori che, colpiti in massa da malattia, non si sono presentati al lavoro, costringendo la direzione aziendale ad annunciare provvedimenti? Luciano Cifaldi, segretario della Cisl Medici Lazio, e Benedetto Magliozzi, segretario della Cisl Medici di Roma Capitale/Rieti, chiedono di andarci cauti: “Prendiamo atto con piacere che il direttore generale della Asl Roma 5 si è prontamente recato a Palestrina ed ha ringraziato gli operatori presenti per il grande senso di responsabilità e professionalità. Ci chiediamo tuttavia se il titolo dell’articolo e l’esplicito riferimento del titolo a ben 36 medici in malattia non sia invece frutto di un semplice errore di comunicazione volendosi invece intendere con tale numero l’insieme degli operatori sanitari in malattia, non necessariamente medici. Siamo fiduciosi che presto arriverà una smentita su questo titolo che rischia di determinare una importante eco mediatica negativa e di porre in una luce diversa quella che è la realtà dell’impegno della categoria medica che proprio oggi piange il suo 123esimo Collega deceduto in questa guerra”, conclude il comunicato della Cisl Medici lazio. Il riferimento è a un articolo del Messaggero che oggi riassumeva così la vicenda.

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