Attualità
Gli identikit di Cesare Battisti
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-12-17
I suoi avvocati, che hanno presentato ricorso al Supremo Tribunale Federale contro l’ordinanza di Fux, hanno ammesso di non avere sue notizie da giorni
Cesare Battisti è di nuovo latitante mentre un giudice ha riaperto su sollecitazione del presidente brasiliano Bolsonaro la pratica della sua estradizione in Italia. La Stampa pubblica oggi gli identikit dell’uomo condannato per omicidi e terrorismo in Italia. La polizia federale ha intensificato le ricerche dell’ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac) scomparso dalla sua abitazione di Caianeia prima che Luiz Fux, magistrato del Supremo Tribunale Federale (Stf), emettesse un’ordinanza giudiziaria con la quale si chiede il suo arresto per pericolo di fuga. I suoi avvocati, che hanno presentato ricorso al Supremo Tribunale Federale contro l’ordinanza di Fux, hanno ammesso di non avere sue notizie da giorni e i vicini di casa non lo vedono da novembre. Nel tentativo di trovare l’ex terrorista la polizia ha diffuso 20 foto di Battisti con la simulazione – elaborata dai periti – di altrettanti possibili travestimenti: con e senza diversi tipi di berretti, con la testa rasata, con differenti varianti di occhiali, con e senza barba e baffi grigi e castani. E chiede in una nota a chiunque abbia notizie di telefonare o inviare una mail. Ma nessuna ipotesi è scartata, compresa quella di una fuga all’estero.
Uno degli amici italiani di Battisti ha raccontato a Globo.com di averlo accompagnato in macchina a San Paolo da dove avrebbe proseguito per Rio de Janeiro. Ma sulle possibili mosse successive è buio fitto. Magno de Carvalho, il dirigente sindacale che gli ha prestato la sua prima casa a Cananeia, si è limitato a raccontare alla stampa che l’ultima volta che l’ha sentito è stata la settimana scorsa, quando gli “ha detto che doveva andare a Rio, per parlare con l’editore del libro che sta scrivendo”. E restano in attesa anche gli agenti italiani che si trovano già in Brasile per prendere in consegna l’ex terrorista, condannato all’ergastolo per quattro omicidi, e riportarlo in Italia dopo che il presidente Michel Temer, a seguito dell’ordinanza di arresto, ha firmato il decreto per l’estradizione immediata.