La portavoce di Sea Watch spiega che Salvini li ha mandati in Tunisia via Twitter

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-19

Salvini ha azzerato le morti in mare? «Ha azzerato i testimoni, invece. Ci sono meno sbarchi, ma in proporzione i morti sono aumentati».

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Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch, spiega oggi in un’intervista rilasciata a Fabio Tonacci su Repubblica che il ministro dell’Interno li ha mandati in Tunisia via Twitter:

Entrando nelle acque italiane, e violando il divieto del Viminale, avete voluto provocare Salvini?
«Ma quale provocazione! È stato un atto di responsabilità. Ci sono norme internazionali, recepite anche dall’ordinamento italiano, che ci tutelano. Il comandante ha fatto una valutazione di carattere umanitario, per cui ha ritenuto che l’emergenza a bordo superasse il divieto. Pure le condizioni del mare suggerivano di fare rotta verso Lampedusa».

Perché non in Tunisia?
«Salvini ha parlato di mandarci lì, ma solo via twitter, non c’è stato alcun contatto ufficiale. Nessun paese costiero si è assunto la responsabilità del coordinamento dell’intervento. Neanche l’Olanda, il nostro stato di bandiera, che pure attraverso il ministero dei trasporti ci ha detto di contattare la Tunisia».

L’avete letta l’ultima direttiva del Viminale? «Quella “ad navem” contro Sea Watch?
«Ci è stata notificata la notte del 17 maggio, quando ci stavamo avvicinando a Lampedusa. Fa parte di un piano per istituzionalizzare l’omissione di soccorso e criminalizzare il dovere di aiutare».

Salvini sostiene di aver azzerato le morti in mare.
«Ha azzerato i testimoni, invece. Ci sono meno sbarchi, ma in proporzione i morti sono aumentati».

Il governo ha mai cercato un contatto con Sea Watch?
«Mai. Solo insulti a mezzo stampa. Ci chiamano trafficanti, scafisti… ormai la politica si è abituata a usare definizioni del genere, a banalizzare certe falsità»

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