Gianni Scarpa: l'offerta a Beppe Grillo del gestore del lido fascista di Chioggia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-07-11

Il racconto di Repubblica: cinque anni fa il “nostalgico” Scarpa (l’iscrizione nel registro degli indagati in Procura potrebbe arrivare oggi) voleva mettersi al servizio del M5S.

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Paolo Berizzi su Repubblica racconta oggi un gustoso aneddoto che riguarda Gianni Scarpa, il gestore dello stabilimento balneare Playa Punta Canna a Chioggia finito nei guai per apologia di fascismo. Cinque anni fa il “nostalgico” Scarpa (l’iscrizione nel registro degli indagati in Procura potrebbe arrivare oggi) voleva mettersi al servizio del M5S.

Sentite che cosa scriveva il 5 dicembre 2012 in un commento sul blog di Beppe Grillo: «Ciao Beppe, mi piace il tuo modo di essere e specialmente quello di dire. Per capire chi sono io digita ‘Playa Punta Canna Sottomarina VE’. Sono da 18 anni il gestore, primo e unico avendo messo in piedi da niente la bella storia che vedrai sui 35 mila metri di concessione (la spiaggia, ndr).
Sono sempre stato antipolitico – precisa Scarpa – avendo sempre capito che non si può votare dei parassiti. Circa 30 giorni fa sono stato in segreteria del sindaco di Mira per prendere un’appuntamento. Essendo uomo pubblico ed avendo un traino sicuramente di 10mila che come me sono schifati di questi parassiti, vorrei poter partecipare con i miei voti al tuo Cinque Stelle. Confido in una tua risposta per sostenerti nella tua bella impresa. Saluti Gianni Scarpa MiranoVE».

gianni scarpa beppe grillo
Il messaggio di Gianni Scarpa sul blog di Beppe Grillo

Ma chi è il sindaco di Mira con cui il gestore di Punta Canna avrebbe voluto un appuntamento nel 2012?

È il pentastellato Alvise Maniero, eletto a soli 26 anni (il più giovane primocittadino d’Italia) a guidare Mira “la rossa”: una svolta, nel paese della Riviera del Brenta, dopo 60 anni di dominio di sinistra. Mira dista una decina di chilometri da Mirano, il paese dove vive l’ “uomo pubblico” Scarpa. Quello che coi suoi cartelli predica “ordine e disciplina” e “manganello sui denti”. Perché un fascista antidemocratico voleva entrare nelle fila del M5S (secondo alcune fonti in passato avrebbe provato a avvicinarsi anche a Lega e Fdi)? Solo il protagonista può dirlo.

Leggi sull’argomento: Il senso del M5S per il fascismo

 

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