Il focolaio alla fabbrica Nusco di Nola

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-31

Nell’azienda di infissi l’amministratore Luigi Nusco ha chiuso lo stabilimento in cui si è sviluppato il nuovo focolaio. «Abbiamo predisposto interventi di sanificazione e lo stabilimento tra qualche giorno potrebbe riaprire i battenti, ma i dipendenti, tra personale amministrativo e operai, stanno tutti in isolamento fiduciario»

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Il campo estivo di Cimitile porta un focolaio alla fabbrica Nusco di Nola in Campania, che viene chiusa e manda 50 operai in quarantena dopo la scoperta di cinque contagiati, compreso il cognato del paziente zero, ovvero il giovane di Cimitile che dopo essere tornato dalla Serbia è stato ricoverato al Cotugno in terapia sub intensiva dopo aver trasmesso il virus a sei persone tra le quali le due piccole, sua figlia e sua nipote, entrambe di sei anni. È stato chiuso lo stabilimento produttivo degli infissi in pvc, che ha anticipato la chiusura estiva e tornerà operativo dal 24 agosto. Lo stabilimento conta 50 dipendenti, che sono stati sottoposti a tampone e di cui 5 sono risultati positivi. A scopo precauzionale anche i non positivi sono in quarantena domiciliare. Gli altri tre stabilimenti sono operativi.

Il focolaio alla fabbrica Nusco di Nola

Anche il nonno del giovane di Cicciano che è andato a prendere il suo amico all’aeroporto e la sua fidanzata di Acerra sono contagiati, così come, a Cicciano, la parente stretta di un defunto del quale si sono celebrati i funerali qualche giorno fa. Il Mattino spiega che per oggi sono previsti i tamponi per tutti i partecipanti al rito funebre:

I test si faranno in mattinata al centro Nadur della Gescal, così come comunicato dal sindaco  Giovanni Corrado che ha invitato tutti a sottoporsi all’esame e intanto ha ordinato l’uso di mascherine anche all’aperto. Si stima che oggi a Cicciano potrebbero arrivare una settantina di persone. L’attesa dei risultati terrà tutti con il fiato sospeso così come è già accaduto per il campo estivo di Cimitile dove, tra bambini ed operatori, sono stati messi in isolamento un centinaio di persone considerate potenzialmente a rischio. Anche per loro è stato disposto il tampone ma non a tutti è stato già effettuato.

azienda nusco di nola

Nell’azienda di infissi, intanto, l’amministratore Luigi Nusco ha chiuso lo stabilimento in cui si è sviluppato il nuovo focolaio di Covid-19. «Abbiamo predisposto interventi di sanificazione e lo stabilimento tra qualche giorno potrebbe riaprire i battenti, ma i dipendenti, tra personale amministrativo e operai, stanno tutti in isolamento fiduciario ed è per questo che sto valutando la possibilità di anticipare la chiusura per ferie, che dura tre settimane. Nessun problema – continua l’imprenditore – si registra invece negli altri tre stabilimenti, dove l’attività prosegue normalmente». E aggiunge Nusco: «I casi di positività emersi non riguardano lo showroom e la sede centrale di Nola». Che poi lancia una accusa: «La totale mancanza di controlli su persone provenienti dall’estero ha generato questa situazione. Chi tutela imprenditori, lavoratori e famiglie da queste inadempienze?». Da Nusco lavorano complessivamente quasi 250 persone e quelle considerate a rischio sono complessivamente una quarantina. I tre nuovi pazienti contagiati, oltre all’operaio di Camposano e quello di Moschiano nell’Avellinese già noti da qualche giorno, risiedono a Napoli, Piazzolla di Nola e Visciano.

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