Attualità
Il focolaio nel campo rom di Secondigliano a Napoli
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-07-16
Due giorni fa sono stati sottoposti a tampone 11 persone del nucleo familiare della 17enne che abitano tutti nella stessa casa. Ma solo due sono risultati positivi. L’Asl ha, quindi, acquisito informazioni dai due contagiati e ricostruito così la catena delle relazioni. Ieri mattina ha sottoposto a tampone altre 9 persone non imparentate con la ragazza, sposata con un coetaneo, che vivono nello stesso campo rom. I risultati hanno dato esito positivo per altre tre persone, tra cui un bimbo di sei anni
Arriva a sei positivi il computo del focolaio nel campo rom di Secondigliano a Napoli. Ieri il conto arrivava a 3, dopo la ragazza di 17 anni incinta che era risultata positiva al covid insieme a due componenti della stessa famiglia, il padre e lo zio. La giovane, attualmente ricoverata al II Policlinico, risiede nel campo rom di Secondigliano ubicato sulla circumvallazione esterna, al confine con Arzano. Racconta oggi Repubblica Napoli:
«La ragazza è stata ad un matrimonio di un familiare in Serbia – racconta fratel Raffaele, uno dei Fratelli delle Scuole Cristiane che è a Scampia da 13 anni e presiede l’associazione di volontariato “Arrevutammoce” – è probabile che il coronavirus lo abbia preso proprio in quel matrimonio. La giovane è stata ricoverata all’ospedale di Aversa e lì hanno fatto il tampone che poi è risultato positivo. Non ho potuto parlare con i familiari, anche perché la polizia presidia tutta la zona d’ingresso al campo B di Secondigliano, dove ci sono all’incirca 250 persone, mentre altrettante sono ubicate di fronte, nel campo A. Sono due campi autorizzati, nati con dei blocchi di cemento, che poi sono diventate abitazioni, seppure precarie».
Due giorni fa sono stati sottoposti a tampone 11 persone del nucleo familiare della 17enne che abitano tutti nella stessa casa. Ma solo due sono risultati positivi. L’Asl ha, quindi, acquisito informazioni dai due contagiati e ricostruito così la catena delle relazioni. Ieri mattina ha sottoposto a tampone altre 9 persone non imparentate con la ragazza, sposata con un coetaneo, che vivono nello stesso campo rom. I risultati hanno dato esito positivo per altre tre persone, tra cui un bimbo di sei anni. Il campo rom resta sotto sorveglianza da parte dell’Asl. Al momento l’uscita dal campo rom è stata vietata solo ai familiari positivi della 17enne.
Gli altri residenti del campo non sono sottoposti a restrizioni. Il padre e lo zio della ragazza sono intanto sottoposti in queste ore a una valutazione medica per decidere il loro eventuale ricovero in una struttura della rete Covid. Analoga attenzione sarà riservata ai nuovi positivi. I servizi sociali sono stati incaricati di rifornire di generi alimentari e medicinali gli abitanti.