Fabio Serini: un altro nominato dalla Giunta Raggi nei guai per Lanzalone

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-27

Indagato il presidente dell’IPA nominato dalla sindaca su suggerimento del solito avvocato. Risulta corrotto dall’epoca di Livorno…

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La procura di Roma ha perquisito e iscritto sul registro degli indagati per concorso in corruzione e traffico di influenze illecite Fabio Serini, presidente dell’Ipa, l’ente di previdenza dei dipendenti comunali, ed ex commissario giudiziale nella procedura per il concordato preventivo dell’Aamps di Livorno, l’azienda dei rifiuti della cittadina toscana.

Fabio Serini: un altro nominato dalla Giunta Raggi finisce nei guai per Lanzalone

Nei giorni scorsi ha subito una perquisizione, domiciliare e sul posto di lavoro, anche l’ex soprintendente Francesco Prosperetti: è accusato di induzione indebita a dare o promettere utilità. Secondo la procura avrebbe sollecitato l’imprenditore Luca Parnasi, attraverso i collaboratori Luca Caporilli e Simone Contasta, al fine di fare attribuire ad un suo amico architetto un incarico professionale «di progettazione della ricollocazione e ricostruzione di una campata strutturale dell’ex ippodromo», per un importo complessivo di 200mila euro. Il denaro in oggetto, secondo l’ipotesi degli inquirenti, era «l’adempimento necessario per richiedere l’archiviazione della proposta di apposizione del vincolo» paesaggistico.

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Il decreto di perquisizione disposto dal pm Barbara Zuin afferma che a Livorno Serini sarebbe stato corrotto per esercitare le sue funzioni di commissario dell’azienda rifiuti e nominare proprio Lanzalone nella procedura di concordato della Aamps. In cambio di quella nomina, Lanzalone sarebbe «intervenuto presso il sindaco Virginia Raggi», facendolo nominare commissario straordinario dell’Istituto di previdenza dei dipendenti comunali e «per la proroga di detta nomina alla scadenza annuale». Nel giro di favori reciproci Serini ha poi ricambiato l’amicizia, dando almeno due incarichi allo studio di Lanzalone e, in particolare, al suo socio Luciano Costantini.

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