Gli euro falsi nei canali Telegram

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-10

La produzione italiana si concentra soprattutto nel Nord Italia, nelle zone a vocazione metallurgica. L’attività di intelligence dell’Antifalsificazione monetaria ha portato alla luce il caso della Lombardia, regione in cui si concentra la gran parte dell’attività di coniatura illecita e in cui è stato individuato il maggior numero di zecche clandestine

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La relazione dei carabinieri dell’Antifalsificazione monetaria, al comando del colonnello Renato Chicoli, illustrata oggi dal Sole 24 Ore, svela la diffusione del fenomeno della valuta falsa, con una fotografia che inquadra le aree produttive e quelle dove invece si predilige lo smercio. I dati del Cms (Counterfeit monitoring system) della Banca Centrale europea, l’organismo deputato alla protezione dell’euro e al monitoraggio del fenomeno della falsificazione monetaria, indicano l’Italia come capitale europea non solo della produzione di qualità ma anche della diffusione.

Gli euro falsi nei canali Telegram

La produzione italiana si concentra soprattutto nel Nord Italia, nelle zone a vocazione metallurgica. L’attività di intelligence dell’Antifalsificazione monetaria ha portato alla luce il caso della Lombardia, regione in cui si concentra la gran parte dell’attività di coniatura illecita e in cui è stato individuato il maggior numero di zecche clandestine. La falsificazione interessa, in ordine, le monete da 2 euro, 1 euro e 0,50. La Campania, forte di know how maturato dalla cosiddetta “Napoli Group” – identificativo utilizzato dalla Bce, dal Nac (National analysis center) e dalla Banca d’Italia ha un primato nella stampa di banconote. Si parla di un prodotto di elevata qualità nei tagli da 20, 50 e 100 euro. Da ultime stime risulta che proviene dalla Campania circa l’80% delle banconote contraffatte. Da questi due distretti, poi, sono distribuite nel resto del Paese.

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Numero di banconote contraffatte ritirate per taglio e per regione. Anno 2019 (Il Sole 24 Ore, 10 maggio 2020)

E a sorpresa ma non troppo, tra i canali di diffusione troviamo anche Telegram:

All’estero l’euro “made in Italia” viene fatto circolare sfruttando Telegram . Su alcuni canali della piattaforma sono stati trovati mercati dove, in forma anonima, gli acquirenti possono visionare il prodotto, apprezzandone le caratteristiche qualitative, sceglierne il taglio e contrattarne il prezzo di vendita mediante l’utilizzo di cripto-valuta. Un sistema criminale, dunque, che rischia di incrinare ulteriormente il contesto economico italiano.

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