Economia
Perché la Consulta ha bocciato la riforma Madia
Il governo sta pensando di bloccare i decreti attuativi. I provvedimenti sulla dirigenza pubblica e sui servizi pubblici locali, approvati giusto ieri in Consiglio dei Ministri
Referendum, lo spread torna a correre
Crescono anche i rendimenti dei titoli di Stato. Il differenziale ai massimi di maggio 2014. L' incertezza sul governo tecnico in arrivo dopo le urne e le nubi su MPS
La guerra furba di Virginia Raggi ad Acea
«Da oggi è guerra», fa sapere la Giunta Raggi attraverso il Fatto Quotidiano dopo l' acquisizione del 49% di Acqualatina da parte della municipalizzata romana. Ma la sindaca ha torto. E rischia anche di finire invischiata in accuse gravi
Nella Roma grillina la Metro C si ferma al Colosseo
La scelta venerdì scorso in una riunione con tutti i soggetti coinvolti, raccontata oggi dal Corriere Roma
«Referendum, se vince il no Italia fuori dall'euro»
Un po' di terrorismo non guasta mai: «Dopo la Brexit e Donald Trump occorre prepararsi al ritorno di una crisi dell' eurozona. Se il primo ministro italiano Matteo Renzi dovesse perdere il referendum costituzionale del 4 dicembre mi aspetto una sequenza di eventi che metterebbe in dubbio la partecipazione dell' Italia all' eurozona», dice il Financial Times
L'imposta occulta sulle Partite IVA
Il decreto legge fiscale prevede per tutte le partite Iva un carico di 8 nuovi adempimenti che comportano costi stimati in 480 euro annui nel 2017 e 720 già dal 2018
Il boom delle assunzioni (a termine)
La CGIL: le assunzioni a tempo determinato e quelle stagionali rappresentano quasi il 75% dei nuovi rapporti di lavoro
Lo spread ha già cancellato 3,5 miliardi di risparmi
Secondo un “focus” del Cer con lo spread a quota 180, la spesa per interessi prevista per il 2017 risale intorno ai 63,3 miliardi: un livello inferiore di appena 2-300 milioni rispetto a quella prevista dal governo. Ma non finisce qui
Occupati ma poveri: i nuovi lavoratori d'Italia
I risultati del rapporto What do Europeans do at work: i lavori creati nel periodo che va da metà 2011 a metà 2015, in Italia la quasi totalità risulta in settori poveri
Lo sgravio totale per le assunzioni al Sud
La decontribuzione totale (che peraltro durava per tre anni dopo l’assunzione) è considerata dai più l’unica molla che nel corso del 2015 ha trascinato verso l’alto le assunzioni in presenza di un’economia che è rimasta decisamente stagnante. Per questo oggi il premier la ripropone al Sud







