Attualità
L’imprenditore sospende i dipendenti no vax ma li paga, e lo chiamano anche nazista
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-08-09
Un imprenditore di Cuneo ha lasciato a casa (pagandoli) due dipendenti no vax, nonostante tutto lo accusano di nazismo per la sua scelta
Arriva da Cuneo la storia Duilio Paolino, un datore di lavoro che ha deciso di lasciare a casa i suoi operai no vax. Non di licenziarli, semplicemente ha chiesto a chi non è vaccinato di non presentarsi a lavoro. La storia arriva dalle colonne de La Repubblica, su cui l’imprenditore ha raccontato la vicenda. Sarebbero in 2 i dipendenti che non hanno voluto dare seguito alla campagna di vaccinazione, a fronte di altri 62 impiegati che invece si sono vaccinati. Tra chi ha ricevuto le dosi, racconta Paolino, è emerso un po’ di malessere nei confronti dei no vax. Così il dirigente ha chiesto loro di continuare a percepire lo stipendio ma rimanendo a casa. Perché, spiega sulle colonne de La Repubblica, “Quando torneranno dalle ferie spiegherò loro che o si vaccinano, o passano a mansioni lontano dai colleghi o stanno a casa e li pago lo stesso. Non andrò in rovina per questo: molto peggio sarebbe che qualcuno si ammalasse e lasciasse turni scoperti. Altri tre dipendenti che non si possono vaccinare per ragioni di salute non sono a contatto con i colleghi e non ci sono problemi”.
L’imprenditore sospende i dipendenti no vax ma li paga, e lo chiamano anche nazista
Paolini nella sua lucida analisi ha chiesto che vi siano delle regole più chiare per i datori di lavoro. Per gli imprenditori adesso anche il compito, arduo, di dover gestire i rapporti tra dipendenti che potrebbero avere posizioni diverse sui vaccini. Per una azienda così grande sarà forse possibile tenere gente a casa e garantire loro lo stipendio, ma in caso differente? Sempre dalle colonne del quotidiano torinese, il titolare dell’attività ha avuto modo di raccontare anche la triste vicende di offese ricevute. “Sa cosa mi ha scritto uno? Che ero un nazista perché discrimino le persone. Ma sarebbe discriminatorio anche creare spogliatoi separati per vaccinati e non. Allora ditemi come mi devo comportare”.