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Cosa chiude con il nuovo DPCM Draghi fino al 6 aprile: gli spostamenti e i divieti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-27

Con il numero dei contagi che ormai è a quota 20mila è in arrivo il nuovo DPCM Draghi che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Scuole, negozi, palestre e ristoranti: cosa chiude, quali sono i divieti e quali spostamenti sono consentiti secondo la bozza

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Con il numero dei contagi che ormai è a quota 20mila è in arrivo il nuovo DPCM Draghi che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Scuole, negozi, palestre e ristoranti: cosa chiude, quali sono i divieti e quali spostamenti sono consentiti secondo la bozza.

Cosa chiude con il nuovo DPCM Draghi fino al 6 aprile: gli spostamenti e i divieti

Anche se la  decisione non è definitiva, il governo aspetta infatti il parere del Cts sulle nuove varianti, nella bozza del nuovo Dpcm Draghi che il governo ha inviato alle Regioni le scuole restano aperte. “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – si legge – adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza. La restante parte dell’attività didattica è svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza”. Nel testo, di differente rispetto al precedente Dpcm, è inoltre riportato che “al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa”. Per quanto riguarda gli spostamenti tra regioni e quelli per recarsi nelle seconde case, spiega il Corriere:

Il divieto di spostamento tra le regioni viene prorogato fino al 6 aprile. Si può uscire soltanto «per comprovate esigenze lavorative o per situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». Bisogna avere il modulo di autocertificazione. In tutta Italia, oltre agli orari del coprifuoco è comunque «fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi»

Per quanto riguarda le seconde case in generale è permesso raggiungerle ma non se si trovano nelle zone rosse o arancione rafforzato. Scrive inoltre La Stampa:

Le limitazioni  prevedono che all’abitazione di villeggiatura possa avere accesso soltanto un nucleo familiare. La casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti alla famiglia stessa. Continuano le restrizioni a i movimenti delle persone verso mete turistiche situate fuori dalla regione. Non è permesso recarsi per viaggi di piacere al di là dei confini e continuano a essere vietati anche i soggiorni in alberghi, case in affitto e strutture ricettive

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Per quanto riguarda bar e ristoranti non passa la linea Salvini: anche in zona gialla saranno chiusi dopo le 18, si legge nella bozza del DPCM Draghi: “Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5,00 fino alle ore 18,00. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”.  Dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze -specifica tra l’altro il Dpcm-. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25 l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18,00″. Le attività sportive non riprendono:  non solo salta definitivamente la stagione sciistica 2020-2021, con gli impianti chiusi fino al 6 aprile, ma anche palestre e piscine non potranno riprendere l’attività: “Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento”. Unico elemento in controtendenza nella bozza del DPCM è la riapertura, a partire dal 27 marzo, di teatri e cinema, oltre che i musei su prenotazione: musei, parchi archeologici e mostre saranno consentiti anche nei weekend, a condizione che l’ingresso sia prenotato telefonicamente oppure on line almeno un giorno prima. Spiega Repubblica:

Il Cts ha dato il via libera alla riapertura di cinema e teatri, in zona gialla, a partire dal 27 marzo 2021 come chiesto dal ministro Dario Franceschini. Gli spettacoli «sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro». Il Cts ieri ha indicato i protocolli da seguire. Si prevede l’utilizzo del 25% dei posti a sedere fino a un massimo di 200 negli spazi al chiuso e di 400 in quelli all’aperto. ll Comitato tecnico scientifico ha aggiunto che l’ipotesi di apertura sarà valutata 15 giorni prima in base all’andamento dell’epidemia.

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foto IPP/imagostock
roma 17-02-2021
voto di fiducia al governo draghi alla camera dei deputati
nella foto il presidente del consiglio mario draghi durante il suo discorso
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Le limitazioni agli spostamenti non riguardano solo i viaggi tra le regioni ma anche le visite a parenti e amici, completamente vietate in zona rossa. Come racconta La Stampa, ecco cosa si può fare e cosa no:

Consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità. Sarà permesso, all’interno della zona gialla in ambito regionale e nella zona arancione in ambito comunale, il trasferimento verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone in più oltre ai conviventi, i figli minori di 14 anni, i disabili e i non autosufficienti purché conviventi. Nei comuni sotto i 5 mila abitanti in zona arancione permesse le visite a parenti e amici fra le 5 e le 22 anche in altri comuni in un raggio di 30 chilometri. I nuclei famigliari possono viaggiare in auto insieme senza limitazioni, mentre i non conviventi possono stare in auto al massimo in tre. Le visite a parenti e amici in zona rossa tornano a essere vietate

In zona bianca “restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”. Chiusi anche parchi di divertimento e tematici. Inoltre “Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente”. E per quanto riguarda parrucchieri e barbieri, le attività rimangono chiuse in zona rossa fino al 6 aprile: “Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell’allegato 24″, tra parentesi però è riportato che dall’”allegato 24 vengono eliminati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere”

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