Il concorso per il dirigente scolastico

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-07-24

La prima giornata di test è stata affrontata da quasi 35mila candidati, che sperano di occupare uno dei 2400 posti da preside ancora non assegnati nelle scuole di tutta Italia

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Al concorso per dirigenti scolastici in Campania non si è presentato il 35% degli aspiranti. La gran parte dei prof ha rinunciato «perché già partito per le ferie e poco invogliato dalla difficoltà dei test», come confermano alcuni partecipanti. La prima giornata di test è stata affrontata da quasi 35mila candidati, che sperano di occupare uno dei 2400 posti da preside ancora non assegnati nelle scuole di tutta Italia. Con un’età media di 49 anni, i candidati – di cui il 73% donne – hanno tenuto la prova in 1.984 aule, con a disposizione 100 minuti per rispondere a 100 domande a risposta multipla. Secondo il sondaggio, solo una persona su 4 avrebbe superato gli 80 punti, vale a dire il punteggio che dovrebbe consentire l’accesso alle altre prossime prove scritte.

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E c’è già chi punta il dito contro “domande astruse” o “troppo marginali rispetto al contesto scolastico”. Grazie ai sistemi telematici utilizzati ogni candidato ha conosciuto da subito, al termine della prova, il punteggio raggiunto. Al più tardi, poi, una volta elaborati i dati – che confluiranno al Cineca di Bologna – verranno messe a punto e diffuse le graduatorie. Ma secondo un sondaggio ufficioso ci sarebbe già un primo dato, seppure approssimativo: solo il 25%, avrebbe superato gli 80 punti ai test, vale a dire il punteggio che dovrebbe consentire l’accesso alle altre prossime prove scritte. Molti, però, hanno criticato l’approccio nozionistico dei test, che avrebbero un valore troppo mnemonico. “C’erano alcune domande troppo generiche e fuori contesto – spiegano alcuni candidati all’uscita dai test, come quelle sul bilancio dello Stato e il conto integrato, l’usucapione e l’assicurazione”.

La prima prova consisteva in 100 domande da rispondere in 100 minuti, assegnando un punto per ogni risposta esatta, 0 per ogni risposta non data e -0,3 per ogni risposta errata. La seconda fase del concorso consiste nel selezionare da questi test gli 8.700 migliori a livello nazionale. La prova scritta consiste in sette quesiti: 5 che riguardano la preparazione del futuro dirigente sull’organizzazione scolastica e sulla parte normativa; due in lingua straniera dove occorrerà avere una certa dimestichezza sulla scuola europea. Gli ammessi alla prova orale (almeno 70 punti allo scritto) dovranno sostenere un colloquio che, oltre ad accertare la preparazione del futuro dirigente, saggeranno le competenze informatiche e nella lingua straniera.

Leggi sull’argomento: Il botta e risposta tra Saviano e Travaglio sul Fatto

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