Di chi sono le isole italiane in vendita?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-04-08

Angelo Bonelli della Federazione dei Verdi lancia l’allarme sulla vendita di alcune isole e isolotti italiani. Ma quelle isole sono di proprietà privata e spesso all’interno di aree protette, quindi chi le vende ha tutto il diritto di farlo e chi le compra difficilmente potrà farci granché (oltre a godersi la bellezza del luogo)

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«Su alcuni siti di agenzie immobiliari internazionali e nazionali ci sono annunci per la vendita di prestigiose isole, gioielli ambientali» così si legge in un esposto inviato (ma non ancora arrivato) dal coordinatore dei Verdi Angelo Bonelli al ministro dell’Ambiente Giuseppe Costa.  Nella denuncia presentata dai Verdi si legge che «alcune hanno una finalità esplicita come quella di realizzare trasformazioni urbanistiche, con realizzazione di resort, e in altri casi i progetti che sono dietro le proposte di acquisto sono avvolti dal riserbo più assoluto». Bonelli chiede al Ministero di intervenire a tutela del patrimonio ambientale rappresentato dalle isole.

L’esposto dei Verdi sulle isole in vendita

A fare scalpore è la notizia della vendita dell’isolotto noto come Isola delle Femmine che si trova al largo della spiaggia dell’omonimo comune siciliano a pochi chilometri da Palermo. L’isolotto, rimarcano i Verdi, «si trova in una riserva istituita dalla Regione Siciliana, affidata alla LIPU per tutelare il patrimonio floristico locale e favorire la sosta delle specie migratorie». L’isola però non fa parte della riserva e viene messa in vendita dalla famiglia aristocratica che ne è proprietaria dal 1600 riferiva la CNN qualche settimana faalla cifra di un milione di euro. Inizialmente era stata messa all’asta per 3,5 milioni di euro ma non si è fatto avanti nessun possibile acquirente. Anche in caso di vendita poi non è detto che il nuovo acquirente possa farci qualcosa, perché tutto dipende dalla concessione dei piani di sviluppo per eventuali opere di urbanizzazione (si tratta in ogni caso di un’isola di dimensioni modeste).

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Altre isole private in vedita su siti come Private Islands online o Vladi Private Islands sono ad esempio l’Isola di Santa Maria a Trapani, l’Isola Marinella a pochi minuti da Porto Rotondo oppure un forte napoleonico nella Laguna di Venezia. Piccolo giallo intorno all’Isola delle Sirene a Taormina che sul sito risulta venduta mentreall’AdnKronos il sindaco di Messina Cateno De Luca ha dichiarato che «l’isola è di proprietà della nostra città metropolitana ed è tuttora parte del nostro patrimonio». Chissà magari è stata messa in vetrina per fare intendere ai potenziali acquirenti che il mercato delle isole italiane non è stagnante ma ricco di movimenti e possibilità.

Cosa succederà alle isole vendute?

Nell’arcipelago toscano troviamo in vendita l‘Isola di Cerboli, che negli ultimi anni è passata più volte di mano (l’ultima volta venne messa in vendita nel 2008). Dal momento che Cerboli si trova all’interno di una riserva naturale integrale (e ne fa parte) non ci si può costruire nulla. Chissà chi spenderà 4 milioni e mezzo di dollari per comprarsela. Su Vladi Private Island tra gli annunci di vendita di isole compare anche La Valera di Arese (per la modica somma di 25 milioni di euro) che però è una villa del Settecento con un grande parco a pochi chilometri da Milano, saldamente sulla terra ferma. Non mancano nemmeno gli annunci di isole in affitto, come resort di lusso con tutti i comfort come “l’Isola di Amalfi” che è in realtà il Gallo Lungo (che fa parte dell’arcipelago de Li Galli) oppure l’Isola di Santa Cristina, nella laguna veneziana.

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Il comune denominatore di tutte queste isole (e non) è che sono delle proprietà private e in quanto tali possono essere comprate e vendute liberamente. Non è quindi lo Stato e il Demanio a mettere all’asta questi gioielli. Certo, per molti di questi isolotti e scogli difficilmente si può pensare ad un futuro sviluppo commerciale, magari con la creazione di un resort. A meno che non vengano improvvisamente cambiati tutti i vincoli urbanistici e ambientali (cosa che non pare essere all’orizzonte) non sembra esserci alcun rischio per la natura (fatto salvo eventuali abusi, naturalmente). Emblematico in questo senso il caso della vendita dell’Isola di Budelli, in Sardegna, finita con il neo proprietario che scopre di aver comprato una cosa su cui non poteva piantare nemmeno uno spillo. A cosa serve l’esposto dei Verdi quindi? A poco o a nulla, magari a fare involontariamente pubblicità ai siti che pubblicizzano la vendita delle isole. Oppure più probabilmente l’esposto fa parte della campagna elettorale per le europee. Laddove invece è consentito costruire, ad esempio in certe isole della Laguna Veneta, pare verranno costruiti degli alberghi (come a San Secondo, ex proprietà demaniale). E sempre a Venezia il Demanio ha messo in vendita l’Isola di Poveglia (in stato di abbandono da 50 anni) e dove un comitato di oltre quattromila cittadini si è tassato per acquistarla e farla restare un bene pubblico tramite progetti di riqualificazione. Ma questa è una storia diversa, e non riguarda le isole in vendita dei Verdi.

 

Foto copertina: l’Isola delle Femmine, via Wikipedia.org

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