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Davide Baruffini: la strana morte del “Sassofonista” a Linate

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-21

Il sospetto è che il 42enne sia morto per una caduta. Anche se le lesioni appaiono tutto sommato poche pensando a un volo di almeno 12-15 metri

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Davide Baruffini, 42 anni, clochard milanese conosciuto con il nome de “Il Sassofonista“, è stato trovato morto ieri all’aeroporto di Linate chiuso per lavori. L’uomo è stato trovato cadavere domenica mattina con mani e piedi legati. Era stato in cura psichiatrica diverse volte, aveva precedenti per piccoli furti. Sul corpo non c’erano segni di ferite ma una gamba era fratturata.

Davide Baruffini: la strana morte del “Sassofonista” a Linate

Lo chiamavano “Il Sassofonista” perché chiedeva l’elemosina dicendo di aver bisogno di soldi per poter suonare il sax. È stato registrato come senza dimora nel 2015 quando i servizi sociali del Comune gli avevano offerto un posto in un dormitorio ricevendo in cambio un diniego. Dormiva al piano terra del parcheggio multipiano P2, appena fuori dall’aeroporto. Aveva continuato a vivere lì, nonostante la chiusura per ristrutturazione dello scalo. Ma tra qualche giorno sarebbe stato costretto ad andarsene a causa dei lavori di adeguamento del parking che avrebbero riguardato anche il piano zero. Il suo corpo è stato ritrovato disteso sull’asfalto a pancia in giù, aveva gambe legate dal fil di ferro all’altezza delle caviglie: il cavo era lungo 40 centimetri, ovvero abbastanza per stare in piedi e camminare: con lo stesso filo erano state legate anche le mani all’altezza tra i polsi. Spiega il Corriere:

Nel primo esame del medico legale è emersa solo una frattura alla gamba, sull’asfalto nessuna macchia di sangue, sul volto e sul collo nessun segno di botte o violenza. Il sospetto è che il 42enne sia morto per una caduta. Anche se le lesioni appaiono tutto sommato poche pensando a un volo di almeno 12-15 metri. Sarà decisiva l ’autopsia che è stata disposta dal pm Luisa Baima Bollone.

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La chiusura dell’aeroporto di Linate (Corriere della Sera, 27 luglio 2019)

Per gli investigatori della Omicidi c’è il sospetto che il 42enne possa essere morto suicida. I legacci, per quanto serrati, potrebbero essere anche stati fatti volontariamente usando materiale preso dal cantiere del parking. Poi il «sassofonista» si sarebbe gettato dal quarto piano sfruttando un cubo di
cemento che fa da basamento a uno dei lampioncini.

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