“I 400 morti al giorno di oggi sono il risultato di vaccinazioni non fatte un mese fa” | VIDEO

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-04-07

Andrea Crisanti analizza l’andamento dalla campagna di immunizzazione e il caos attorno ad Astrazeneca

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La situazione attorno al vaccino Astrazeneca, in attesa del pronunciamento dell’Ema, non fa altro che creare ulteriore confusione anche nella percezione della campagna vaccinale. Titubanze che sembrano andare di pari passo con la curva epidemiologica che solo nei giorni recenti ha iniziato une lenta decrescita. A preoccupare, oltre ai contagi, è l’elevato numero di decessi registrati quotidianamente nel bollettino diffuso dal Ministero della Salute. E Andrea Crisanti ha un’idea molto precisa del perché stia accadendo questo.

Crisanti: “I 400 morti al giorno di oggi sono il risultato di vaccinazioni non fatte un mese fa”

“Io penso che la disponibilità dei vaccini è un problema destinato a risolversi nel futuro prossimo – ha dichiarato il direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’ateneo veneto a SkyTg24 -. Il fatto che siano state privilegiate categorie che non erano vulnerabili e che non erano tra le fasce di anziani è responsabile di questa elevata mortalità che vediamo adesso. Perché questi 400 morti al giorno sono il risultato di vaccinazioni non fatte un mese fa”.

Andrea Crisanti, dunque, sottolinea che l’alto numero di decessi che si registra quotidianamente in Italia, nonostante la campagna vaccinale sia attiva da oltre mesi (tra alti e bassi), sia frutto di scelte strategiche sbagliate. Quel che vediamo e leggiamo ogni giorno sul bollettino del Ministero della Salute è frutto di vaccini che non sono stati destinati a persone che ne avevano un reale e concreto bisogno.

“Se invece di fare avvocati e amici, avessimo vaccinato le persone giuste, probabilmente avremmo avuto meno decessi”, ha proseguito Andrea Crisanti che poi sottolinea come la strategia doveva essere centralizzata e non lasciata nelle mani delle singole Regioni.

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