Cosa pensano gli studenti dell’Università di Firenze del professor Conte?

Mentre nei palazzi della politica proseguono le consultazioni che porteranno alla nascita del Governo del cambiamento continua a crescere la curiosità sull’avvocato del popolo Giuseppe Conte. Parzialmente soddisfatte quelle sul curriculum e sulla singolare scelta di inserirci anche le giornate trascorse in biblioteca e in attesa di conoscere come si svilupperà la visione politica del Presidente del Consiglio ci si concentra sul gossip. Non il «maligno gossip-check-up» inviso a Beppe Grillo.

Le lodi e le critiche degli studenti di Giuseppe Conte

Gli argomenti si fanno decisamente leggeri quando si parla dello stato civile del futuro inquilino di Palazzo Chigi. Ed in mancanza d’altro per conoscere un po’ di più il personaggio ci si affida anche alle opinioni degli studenti dell’Università di Firenze che hanno frequentato il corso di Conte e sostenuto con lui l’esame di diritto privato. L’ANSA ad esempio è andata ad intervistare alcuni ex studenti di Conte che hanno espresso giudizi più che positivi sul loro ex docente. Ieri era il giorno del primo appello per l’esame e dal momento che Conte era al Quirinale gli studenti hanno sostenuto la prova con gli assistenti. Anche la Nazione è andata a chiedere in facoltà cosa ne pensano del futuro Presidente del Consiglio, risultato: promosso a pieni voti.

Insomma Conte è il professore che tutti vorrebbero, e per fortuna ora tutti lo potranno avere, visto che avrà l’incarico di guidare il Paese. Non tutti gli ex alunni di giurisprudenza però esprimono giudizi lusinghieri. Ha suscitato molto scalpore il post di un’ex studentessa (poi rimosso) che accusava Conte di avere un “fare spocchioso”, di arrivare in ritardo a lezione o di non presentarsi affatto. Per arrivare infine alla presunta tendenza del docente nel “fare gli occhioni dolci alle studentesse”. Così come questa ragazza anche altri si sono lamentati del modo di lavorare di Conte.

I vecchi screenshot delle bacheche degli studenti

Parallelamente nei giorni scorsi sono comparsi su Facebook diversi screenshot che sembrerebbero corroborare l’ipotesi che il professor Conte non sia poi così amato da tutti. Si tratta per lo più di post pubblicati nei gruppi Facebook degli studenti della facoltà di Giurisprudenza negli anni scorsi (2013) e che riguardano ad esempio la “disorganizzazione” nella pubblicazione delle date degli appelli o nella registrazione degli esami.

In alcuni commenti Conte viene definito “l’uomo più mal organizzato della storia universitaria italiana”. Ma è senza dubbio un’iperbole, perché questo genere di disorganizzazione (o menefreghismo come lo chiama qualcun altro) è comune a tutte le università italiane.

Così come del resto capita a molti docenti, taluni preparatissimi, di avere una scarsa considerazione per gli studenti o di arrivare in ritardo a lezione. Ma soprattutto è sufficiente frequentare per qualche tempo un qualsiasi corso di laura per sentire ripetere le stesse accuse, per altro parecchio generiche e decisamente non circostanziate.

Anche perché ci sono altre “testimonianze anonime” sul fatto che Conte fosse molto apprezzato come docente, soprattutto dalle studentesse che lo considerano un bell’uomo. In poche parole da questi pochissimi elementi emerge più che altro che Conte è stato – come tutti i docenti – una persona molto amata o molto odiata. Ma questo capita anche ai professori delle scuole medie, figuriamoci all’Università dove un voto in più o un esame ripetuto una volta di troppo contano eccome.

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