Attualità
Coronavirus: la norma sulla “distanza di sicurezza” al cinema
neXtQuotidiano 01/03/2020
Un posto sì, un posto no: ovvero una “distanza di sicurezza” tra uno spettatore e l’altro con un posto vuoto che dovrebbe, in teoria, aiutare a fermare l’eventuale diffusione del Coronavirus
I dettagli sulle riaperture di musei, cinema e teatri si sapranno oggi da Roma, ma l’idea potrebbe essere quella di seguire la regola di un posto sì, uno no. Ovvero di avere una “distanza di sicurezza” tra uno spettatore e l’altro con un posto vuoto che dovrebbe, in teoria, aiutare a fermare l’eventuale diffusione del Coronavirus. Ma a molti la nuova regola non piace. Scrive La Stampa:
«Una limitazione che rappresenta una strada assolutamente non percorribile», ha scritto ieri il presidente dell’Agis Carlo Fontana in una lettera rivolta a Conte, Franceschini e al segretario generale Mibact. Lo scrive pur riconoscendo il loro «sforzo e la comprensione in una fase in cui le scelte non sono di facile definizione». A Torino, per esempio, la prossima settimana Lella Costa al Gobetti è sold out e per il Macbeth al Carignano hanno già venduto l’85% dei biglietti: «in base a quale criterio dovremmo scegliere quale spettatore fare entrare e quale lasciare fuori?», continua Fonsatti.
Per i musei invece i problemi sembrano essere minori: il contingentamento di cui si è parlato è più facilmente gestibile. «I flussi verranno gestiti in modo da non creare assembramenti di persone nelle sale – dice la presidentessa del Museo Egizio, Evelina Christillin, che ieri ha tirato un sospiro di sollievo alla notizia della riapertura delle attività culturali – e per incentivare gli ingressi da domani al 15 marzo abbiamo lanciato “La Cultura Cura”: biglietti scontati a 10 euro, con ulteriori riduzioni per bambini e studenti». Domani la chiusura del museo è posticipata alle 18,30 anziché alle 14, mentre per precauzione igienica è sospesa la distribuzione delle audioguide.