«Coronavirus: i bambini contagiosi come gli adulti»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-05

 Secondo uno studio su Jama negli under 5 la carica virale è fino a cento volte superiore alla media. E la Società di pediatria consiglia la mascherina dai 3 anni

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Elena Dusi su Repubblica oggi racconta che secondo uno studio su Jama negli under 5 la carica virale è fino a cento volte superiore alla media. E la Società di pediatria consiglia la mascherina dai 3 anni. Di tutto questo si dovrà tenere conto alla riapertura delle scuole?

«I bambini trasmettono la malattia come gli adulti, non meno» ha calcolato Marco Ajelli, matematico dell’università dell’Indiana specializzato nella diffusione delle epidemie, in uno studio su MedrXiv. «Non sarà un anno scolastico come gli altri. Dovremo stare attenti alle regole. Ma sono sicuro che i bambini saranno all’altezza» conferma Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria e primario all’ospedale romano Bambino Gesù.

Cosa accade quando le regole vengono allentate lo dimostra il liceo di Rehavia, a Gerusalemme: 153 contagi fra gli studenti e 25 fra i professori, 10 giorni dopo la riapertura a fine maggio. Fra quelle aule è avvenuto uno degli inneschi della seconda ondata che oggi investe Israele. Cosa sia andato storto lo racconta un rapporto su Eurosurveillance: permesso di togliere le mascherine durante una settimana afosa, aria condizionata con le finestre chiuse, aule affollate con 1,2 metri quadri a studente e  mantenimento di scuolabus, sport e danza. Rehavia è un compendio di sbagli da non ripetere nel resto del mondo.

scuola doppio turno
Le misure della Regione Lazio (Il Messaggero, 4 agosto 2020)

Anche le ricerche nei laboratori invitano alla cautela. Uno studio su Jama Pediatrics calcola che i bambini ospitano in naso e gola la stessa quantità di virus degli adulti. Ma al di sotto dei 5 anni, la carica virale si moltiplica: tra 10 e 100 volte oltre la media. «Questo non dimostra necessariamente che i bambini abbiano una capacità maggiore di contagio», spiega Ajelli. «Ma certo suona come un campanello di allarme. Non basta dire che riaprire le scuole è giusto. Bisogna agire con cautela».

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