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La bimba di 3 anni che muore in Belgio per il Coronavirus
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-07-24
La bimba aveva anche altre patologie gravi. Lo ha annunciato il portavoce interfederale Covid-19, Boudewijn Catry, nel corso di una conferenza stampa. Si tratta della più giovane vittima nel paese
Una bambina di tre anni è morta in Belgio dopo aver contratto il Coronavirus SARS-COV-2 ed essersi ammalata di COVID-19. La bimba aveva anche altre patologie gravi. Lo ha annunciato – precisa l’agenzia di stampa Belga – il portavoce interfederale Covid-19, Boudewijn Catry, nel corso di una conferenza stampa. Si tratta della più giovane vittima del Belgio. A marzo, sempre a causa del Coronavirus, era morta una dodicenne.
La bimba di 3 anni che muore in Belgio per il Coronavirus
“Questa notizia ci sta turbando profondamente come scienziati e come genitori. Colgo questo momento per inviare le mie più sentite condoglianze alla famiglia”, della bimba, ha detto Catry. Dall’inizio dell’epidemia sono stati diagnosticati in Belgio 64.847 casi di contagio, di cui 416 nella sola giornata di lunedì. La provincia di Anversa registra il più alto numero di casi. Il totale dei decessi è di 9.812.
Il Centro di crisi anti Covid-19 belga sta allertando la popolazione a non abbassare la guardia considerato l’aumento dei contagi. “La tendenza al rialzo non si è ancora fermata. È della massima importanza fermarla quanto prima”, ha sottolineato il portavoce delle autorità sanitarie secondo quanto riporta Le Soir. Il Belgio è stato uno dei Paesi con il più alto tasso di infezione pro capite al culmine della crisi in Europa. Ieri il governo ha annunciato nuove misure: mascherina obbligatoria nei mercati all’aperto e nelle zone affollate, cosi’ come nelle aree aperte alla cittadinanza dei palazzi pubblici.
Per quanto la malattia colpisca tutte le fasce di età, è più pronunciata tra la popolazione attiva, che rappresenta l’85% dei casi diagnosticati la scorsa settimana. I decessi da Covid-19 tra i giovani restano eccezionali e spesso sono legati ad altri fattori. Ma il centro di crisi a Bruxelles vuole utilizzare questo tragico esempio perché tutti, giovani e anziani, siano coscienti della situazione. “E’ necessario che la perdita di questi due giovani e delle 9810 altre vittime del Covid ci riporti con i piedi per terra. Il virus è ancora qui e la nostra attenzione non può abbassarsi”, ha sottolineato il portavoce.